Presentati i tre nuovi assessori Antonini, Biondi e Brandoni Il presidente Acquaroli: ”Gia’ al lavoro in grande sintonia e continuità”
ANCONA – Si è svolta oggi a Palazzo Raffaello, sede della giunta della Regione Marche, la presentazione ufficiale dei nuovi assessori Andrea Antonini, Chiara Biondi e Goffredo Brandoni che hanno preso il posto rispettivamente di Mirco Carloni, Giorgia Latini e Guido Castelli eletti in Parlamento alle elezioni del 25 settembre scorso.
“Sono molto fiducioso – ha esordito il presidente Francesco Acquaroli – . I nuovi assessori appena insediati, grazie alla loro esperienza amministrativa consolidata, hanno già dimostrato una approfondita conoscenza dei principali dossier collegati alle loro deleghe e abbiamo cominciato il lavoro in grande sintonia e continuità. Per quanto riguarda invece gli ex assessori che oggi siedono in Parlamento, si tratta di persone che fino a qualche giorno fa erano a questo tavolo e sono sicuro che adesso avremo la possibilità di collaborare e che saranno degli ottimi interlocutori su problemi e priorità delle Marche che conoscono molto bene e che hanno a cuore”.
Il presidente Acquaroli ha quindi illustrato quanto fatto finora nonostante i difficili mesi di insediamento nel pieno della pandemia, il caro energia e caro prezzi che hanno inciso anche nella ricostruzione post-sisma e la drammatica alluvione del 15 settembre scorso. “Nonostante tante emergenze che potevano compromettere o rallentare l’attività ordinaria, abbiamo messo in cantiere molte iniziative e progetti per dare le risposte necessarie a livello strutturale”. Acquaroli ha citato tra le altre cose la costituzione dell’Atim, della Svem, il salvataggio dell’interporto, la riorganizzazione dell’Assam, gli interventi per gli ospedali di Pesaro e Macerata e il lavoro per individuare l’area per il nuovo ospedale di San Benedetto del Tronto, i lavori dell’Inrca che finalmente procedono, le numerose leggi messe in essere lo scorso anno.
“Dopo aver approvato la riforma delle aziende sanitarie – ha proseguito il presidente -, ora sono tre le leggi fondamentali e molto attese per lo sviluppo della nostra regione: innanzitutto il nuovo Piano sociosanitario che sarà tarato sugli studi relativi al fabbisogno con una riorganizzazione ed una programmazione più equilibrata, attenta a limitare la mobilità passiva e a recuperare risorse per una più corretta redistribuzione. Altrettanto urgenti sono inoltre la nuova legge urbanistica, ossia la legge che governa il territorio, l’ultima risale al 1990, indispensabile dopo 30 anni per uno sviluppo in linea con gli standard attuali e il Piano delle Infrastrutture”. Nel corso del suo intervento il presidente ha ricordato il lavoro che l’amministrazione sta portando avanti proprio sulle infrastrutture, a partire dal completamento della Terza corsia A14, il prolungamento della Pedemontana, la Guinza, la Mare-Monti, la nuova linea ferroviaria Adriatica e in generale il lavoro sinergico con le altre Regioni del Corridoio Adriatico. “Queste tre leggi, insieme alle strategie sul credito e per la semplificazione, sono gli asset di sviluppo più importanti per il rilancio e la crescita economica delle Marche. Sono positivo perché nonostante tutti gli imprevisti e le emergenze, siamo in linea con gli obiettivi che ci eravamo prefissati e abbiamo dati in crescita sia per la produzione che per il turismo”.
Il presidente nel corso della conferenza stampa non ha mai dimenticato gli alluvionati: “Le parole del presidente del Consiglio pochi giorni fa, nel discorso di insediamento nel consesso più alto, sono state chiare è inequivocabili – ha detto –. Non ci aspettiamo trattamenti di favore, ma il trattamento istituzionale a cui hanno diritto tutti i cittadini italiani: quindi risposte forti e serie sia in termini di sostegno alle famiglie e alle imprese colpite che di messa in sicurezza dei territori di Misa e Nevola. Chiediamo collaborazione a livello nazionale perché servono più risorse, meno burocrazia e norme meno vincolanti per quanto riguarda la pulizia degli alvei dei fiumi”.
A seguire l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini a cui è stata affidata la vicepresidenza della Regione al posto di Carloni, ha ringrazio i colleghi per la fiducia, poi hanno preso la parola i neo assessori.
“Per questo mio nuovo incarico in Giunta ha esordito l’assessore alle Attività produttive e all’Agricoltura Andrea Antonini – porto come bagaglio l’esperienza amministrativa che ho maturato al Comune e poi alla Provincia di Ascoli Piceno, oltre che i due anni da consigliere regionale durante i quali ho ricoperto il ruolo di presidente della Commissione Ambiente.
La mia capacità di relazione con i colleghi sarà utile per portare avanti il necessario lavoro di squadra in giunta. Avrò molte deleghe. Le priorità partono dal cercare di dare un supporto importante al tessuto produttivo marchigiano che si trova in grande difficoltà sia a causa della pandemia, di una crisi di sistema e a causa di calamità naturali.
A questo riguardo, per le attività produttive colpite dall’alluvione, la Regione ha predisposto un’importante misura sul credito, stanziando circa 6 milioni. Dovremo ovviamente relazionarci con il Governo centrale per altre misure straordinarie. Abbiamo già monitorato tutte criticità e ci apprestiamo ora a mettere in campo un piano di recupero, sviluppo e sostegno alle aziende. Sullo sviluppo energetico, inoltre, credo che l’attività dell’assessorato sarà strategica”
“Vengo dal territorio – ha proseguito l’assessore alla Cultura e all’Istruzione Chiara Biondi – e sono abituata a confrontarmi sempre con tutti coloro che mi sottopongono richieste specifiche. Sono molto attenta e dedita all’ascolto. Ho già preso visione dei dossier più importanti che la mia collega Giorgia Latini mi ha lasciato.
Tra i principali obiettivi c’è la candidatura UNESCO dei teatri delle Marche, il sostegno alle attività culturali e alle produzioni cinematografiche. Riguardo allo Sport abbiamo, in attuazione del Piano, ben 13 interventi differenziati che vanno dal sostegno delle attività sportive delle aree del sisma, alla realizzazione di eventi strategici, dalla promozione dell’attività sportiva per tutti (dagli studenti agli anziani) alla riqualificazione dell’impiantistica sportiva.
Stiamo lavorando anche sul Terzo settore, delega molto importante visto il ruolo fondamentale che esercitano le associazioni nella comunità. Non meno importante è l’Istruzione: proprio ieri ho avuto un confronto con il neoministro Valditara, durante il quale ho fatto presenti le criticità che il nostro sistema scolastico deve affrontare, a partire da un’applicazione troppo stringente delle norme del DPR 81 del 2009, che prevede indicazioni numeriche per la formazione delle classi, fino ad arrivare alle difficoltà nell’area del cratere. Abbiamo già chiesto al Ministro una maggiore elasticità, tema che svilupperemo nel corso dei prossimi incontri”.
“Ricevo deleghe pesanti e impegnative – ha sottolineato l’assessore al Bilancio e al Personale Goffredo Brandoni –. Nel 2008 presi le redini del Comune di Falconara sull’orlo del dissesto con 90 milioni di debiti e insieme ad una ottima squadra riuscimmo a risanarlo. Oggi mi trovo a gestire un bilancio da 5 miliardi.
Siamo in un altro ordine di cifre, ma ho trovato uno staff preparato e molto più numeroso con cui ho già iniziato a collaborare assiduamente. Abbiamo molto da lavorare per far quadrare i conti perché le risorse non sono poi tante considerando i costi della sanità, i tanti bisogni legati alle problematiche già elencate dai colleghi a partire da sisma, pandemia, caro energia e alluvione e soprattutto in un contesto di finanza pubblica che si è aggravato e riduce i trasferimenti dallo Stato ai Comuni e alle Regioni. Fondamentale in questo senso saranno la gestione dei fondi del PNRR e la programmazione comunitaria. Siamo al lavoro per i bandi in modo da soddisfare quanto prima le tante necessità delle famiglie e delle imprese marchigiane”.
Infine la parola è passata agli assessori Stefano Aguzzi e Francesco Baldelli.
“Esprimo il piacere – ha commentato Aguzzi – di aver lavorato con alcuni assessori che oggi sono parlamentari e che sicuramente, saranno particolarmente collaborativi e utili alla nostra regione in una filiera amministrativa istituzionale.
Sono altrettanto contento di riprendere il cammino insieme a persone che già conoscevo e con cui ho già collaborato perché molti di noi in giunta, hanno fatto il sindaco o comunque hanno avuto esperienze amministrative. Questo passaggio di testimone che rischiava dunque di essere un intoppo è stato invece superato brillantemente con questi innesti di persone di esperienza e più che motivate che hanno tutte le capacità di fare bene. Io credo che non solo non avremo difficoltà in giunta, ma anzi avremo nuovi stimoli e i nostri obiettivi non subiranno rallentamenti”.
“Una giunta di sindaci e amministratori – ha concluso Baldelli – all’insegna della continuità e soprattutto della profonda esperienza maturata in anni di governo delle nostre comunità. Una giunta composta da persone capaci e determinate. Ritrovo al mio fianco persone con le quali ho condiviso iniziative e battaglie per la crescita di Comuni che rappresentano elementi chiave della nostra filiera istituzionale.
Persone con le quali, in questi due anni in Consiglio Regionale, ho lavorato molto bene per il rilancio della fascia sub appenninica del nostro territorio. Un rilancio che, insieme al presidente Acquaroli, siamo convinti debba avvenire da nord a sud, da est a ovest, dalla costa alle montagne in modo omogeneo con la realizzazione di una rete infrastrutturale moderna, sicura, sostenibile, che andrà a costituire una certa precondizione di sviluppo”.