PARCO DEL CONERO/Difendiamo i pini dalla cocciniglia ellenica
SIROLO – L’incursione nei comuni di Numana e Sirolo della cocciniglia greca del pino (Marchalina hellenica) ha messo in allerta i tecnici del Parco del Conero, dei due comuni e del Servizio fitosanitario regionale (AMAP).
Il punto sulla questione è stato fatto nella sede dell’Ente parco e riguarda questo insetto segnalato per la prima volta nelle Marche nel novembre 2018 ma che ora si sta diffondendo. In Campania è già presente da anni e nel nostro territorio si stanno mettendo a punto soluzioni per limitare il fenomeno.
Marchalina hellenica è una cocciniglia esotica che si nutre della linfa dei pini e produce evidenti secrezioni cerose biancastre simili a fiocchi di cotone nelle fessure della corteccia di tronchi e rami. La chioma degli alberi attaccati deperisce e dissecca progressivamente pertanto è necessario evitare la sua diffusione in nuovi areali. La dispersione dell’insetto avviene soprattutto in modo passivo da parte del vento, degli uccelli e dell’uomo. Lo spostamento dei residui di potatura e la sosta degli autoveicoli sotto la chioma di piante infestate rappresentano i mezzi di dispersione più efficaci nelle medie e lunghe distanze.
Al fine di evitare la diffusione dell’insetto nel territorio è opportuno effettuare spostamenti di legname infestato solo ai fini del conferimento presso l’isola ecologica del comune di riferimento e porre sempre particolare attenzione nella pulizia dei mezzi parcheggiati nella zona sottostante la chioma di piante infestate.
“Per valutare l’efficacia della lotta endoterapica come strumento di controllo delle infestazioni – dice il Direttore dell’Ente parco Marco Zannini – il Parco del Conero, il Servizio fitosanitario regionale (AMAP) e le amministrazioni comunali di Numana e Sirolo intendono avviare un progetto di sperimentazione che prevede l’esecuzione di trattamenti endoterapici su piante infestate”.
Pertanto, i cittadini di Numana e Sirolo che possiedono piante di pino infestate dalla cocciniglia greca possono partecipare alla sperimentazione comunicando la disponibilità direttamente alle proprie amministrazioni comunali.
Nella foto la riunione di coordinamento del tavolo tecnico presieduto dal Direttore Marco Zannini presso la sede dell’Ente parco regionale del Conero