Pugnaloni indignato per i bocconi avvelenati ai cani “Mai avrei creduto indispensabile la videosorveglianza nello sgambatoio”
Condanna unanime del gesto che ha ucciso due cani nell’area dello sgambatoio Silvestri in pieno centro di Osimo
OSIMO – I bocconi avvelenati lasciati con la precisa intenzione di uccidere ignari cagnolini allo sgambatoio del centro di Osimo sotto le mura dell’ospedale, hanno giustamente sollevato un’ondata di indignazione ma anche incredulità.
Non esiste una motivazione che giustifichi un gesto nato da una cattiveria infinita.
Le prese di posizione e le condanne dell’azione frutto di una mente scellerata sono state trasversali, sia la parte politica che quelle civile hanno fatto sentire la propria voce,.
In un commento all’episodio il sindaco Simone Pugnaloni esprime tutta la sua indignazione e solidarietà con i proprietari che hanno perso il loro animale a seguito del gesto infame.
Il primo cittadino parla di una più stretta collaborazione con la Osimo Servizi, la ditta che in questo momento è chiamata ad avere una attenzione in più, e ipotizza la installazione di una telecamera di videosorveglianza. Ma lo stesso sindaco si chiede: è mai possibile video sorvegliare l’intera area territoriale della città?
Ecco il commento di Pugnaloni
“Non pensavamo, con tutta sincerità, che fosse necessario installare la videosorveglianza anche in un’area dedicata alla sgambatura di cani, ma evidentemente l’inciviltà e la cattiveria umana possono arrivare anche lì.
Tutta la solidarietà ai proprietari degli animali vittime del veleno lasciato nel parco Silvestri, con l’auspicio che abbiano fatto regolare denuncia alle forze dell’ordine per accertare eventuali responsabilità. Come amministrazione comunale provvederemo a chiedere alla Osimo Servizi di relazionarci sul cronoprogramma nella manutenzione del verde e nel caso di essere più celeri possibile. Valuteremo poi se sarà possibile installare una telecamera di pubblica sicurezza nella zona, ma pensare di videosorvegliare ogni angolo di Osimo, che ha un territorio di 106 km quadrati, è francamente impossibile. Serve semmai senso civico e responsabilità. Da parte di tutti”.