Simoncini “Piano Urbanistico Comunale inutile e non necessario”
Le osservazioni al Puc del consigliere di minoranza Stefano Simoncini e le proposte delle Liste Civiche
OSIMO – Premesso che consideriamo il PUC Piano Urbanistico Comunale un inutile sperpero di pubblico denaro in quanto Osimo non aveva bisogno di un nuovo piano regolatore ma di risolvere solamente la questione ricorsi al Tar della provincia di Ancona (di cui due su tre li ha già vinti il Comune di Osimo), come avevamo chiesto noi con un apposito ordine del Giorno bocciato dalla maggioranza;
E premesso che il nuovo PUC è stato redatto senza una reale condivisione con tutti i funzionari degli uffici tecnici del Comune, con i professionisti (Geometri, Architetti, Ingegneri, Periti Edili, Agronomi, Geologi) osimani oppure operanti in città, i quali conoscono il territorio e le loro problematiche. Un confronto con questi soggetti dopo una prima stesura del PUC avrebbe sicuramente corretto le molte incongruenze, sviste, errori, che il PUC contiene;
e premesso che tutto questo imponente lavoro sembra essere stato eseguito con la fretta dovuta alla necessità di approvare il PUC entro la scadenza naturale dell’amministrazione, senza un coinvolgimento della cittadinanza e senza neppure importanti occasioni di comunicazione istituzionale (Consigli di quartiere, consulte, momenti di spiegazione del piano alle associazioni ambientali e di tutela del territorio operanti in città);
Tutto ciò premesso il nostro gruppo consiliare ha prodotto 18 osservazioni al PUC che riguardano:
Ripristino aree edificabili PRG vigente
Si richiede il ripristino di tutte le aree edificabili previste dal PRG vigente che sono state stralciate ma per le quali i proprietari non avevano manifestato la loro intenzione di retrocedere le suddette aree edificabili a aree agricole. Tutto questo per non esporre l’ente comunale al rischio di dover restituire l’IMU aree edificabili riscosse degli ultimi cinque anni. Eventualità che esporrebbe l’ente comunale a molteplici contenziosi in commissione tributaria e in caso di soccombenza a gravi esborsi economici che metterebbero a rischio il bilancio comunale delle prossime amministrazioni.
PUMS e classificazione stradale
Inserire nel PUC il Piano Urbano della Mobilità sostenibile di cui allo stato il Comune di Osimo non sembra esserne dotato. Strumento indispensabile per la pianificazione della mobilità e dei trasporti, per l’individuazione di soluzioni alle relative problematiche in termini ambientali e sociali che influenzeranno il territorio negli anni a venire. Conseguentemente inserire nelle tavole del PUC e nelle relative NTA la classificazione delle strade indispensabile per la corretta gestione dei rapporti tra zonizzazioni di PRG e la viabilità primaria, secondaria, locale, privata, ciclabile e pedonale oltre che per la zonizzazione acustica.
Fasce di rispetto stradali
Ridefinire nella grafica delle tavole le fasce di rispetto stradali della viabilità principale quando queste intersecano zone di espansione e completamento sia residenziali che produttive.
Fasce di rispetto reti infrastrutturali
Rivedere completamente le fasce di rispetto degli elettrodotti, le fasce di rispetto delle linee del gas metano e le fasce di rispetto delle linee della depurazione Astea, aggiornando le tavole del PUC. Tutto ciò in quanto il mancato o parziale disegno di tali fasce di rispetto può generare confusione sulla natura edificatoria di aree edificabili che potrebbero essere considerati dai cittadini aree pienamente edificabili ma stante il passaggio di fasce di rispetto di elettrodotti, linee di gas metano, linee di depurazione, sono di fatto penalizzati.
Variante a nord e Variante di bordo
Premesso che la cd Variante a Nord è stata inserita nel PUC solo come futuro eventuale tracciato con un tratteggio e non con disegno della carreggiata, delle fasce di rispetto, delle adiacenti strade di immissione ecc nelle tavole del piano, stante l’investimento enorme che comporta la sua realizzazione (diverse decine di milioni di euro) molto difficilmente reperibili dall’ente comunale mediante finanziamenti statali, Anas o da parte della UE, si richiede l’abolizione del tracciato della cd Variante a Nord ed il contestuale ripristino del tracciato della cd Variante di Bordo secondo quanto previsto dal PRG vigente per ciò che concerne il tratto tra via Molino Basso e Via D’Ancona (Rotatoria cd della Gironda). Tratto che la Regione Marche ha inserito nel proprio piano degli investimenti grazie all’attività del Presidente dell’Assemblea legislativa regionale Dino Latini.
In alternativa si richiede il mantenimento del tracciato della variante a Nord ma con un innesto su via D’Ancona non coincidente con via Pignocco – Via Artigianato, un tracciato meno tortuoso sul versante nord ed un contestuale progetto di mitigazione ambientale ai lati del tracciato della strada con realizzazione di una larga fascia di rispetto adibita a parchi urbani, piantumazioni e piste ciclabili, ed il contestuale mantenimento del tracciato della cd Variante di Bordo dato che le due bretelle non sono in contrasto o alternative tra loro ma al contrario si completano costituendo una sorta di “Grande Raccordo Anulare” cittadino.
Piano del Verde
Si richiede di rivedere completamente il piano del verde previsto dal PUC sostituendolo con il vigente Piano del verde comunale, necessariamente integrato con i dettami della nuova norma regionale, per una più semplice gestione della progettazione del verde privato e pubblico specialmente per ciò che concerne le fascie di rispetto delle essenze arboree e arbustive.
Case coloniche
Stante il fatto che dalla classificazione del patrimonio edilizio rurale, eseguito sul finire degli anni ’80, a oggi gran parte delle case coloniche sono state oggetto di ristrutturazione, manutenzione straordinaria, riadattamento, pertanto la vecchia classificazione che le suddivideva in tre categorie con differenti possibilità d’intervento (ristrutturazione, manutenzione straordinaria, restauro) per quegli edifici non ha più ragione di esistere per cui andrebbe inserita una quarta categoria per tutte le case ex coloniche già oggetto di recupero, con una normativa apposita che si ipotizza essere la Ristrutturazione.
Per questo chiediamo il capillare controllo di tutti i progetti di recupero delle case coloniche dal 1990 a oggi, censendo le stesse in una quarta categoria “Case ex coloniche recuperate” a cui applicare un’apposita normativa di piano.
Si richiede poi il ripristino della norma per l’edificazione di garage interrati fuori dal sedime del fabbricato principale di 60 mq.
Versanti con pendenza superiore al 30%
Si richiede a questo proposito l’abolizione della norma prevista dalle NTA del PUC e la sua sostituzione integrale con la norma di PPAR. Il calcolo della pendenza di un versante non dev’essere fatto per successivi tratti ma considerando l’intero versante dal punto di valle alla sua sommità.
Volo aerofotogrammetrico
Dallo studio delle tavole sembrerebbe che il PUC sia stato redatto parte su base cartografica aerofotogrammetrica vecchia e parte su base cartografica aerofotogrammetrica nuova. Probabilmente è per questo motivo in talune zone non sono identificati nuovi edifici esistenti già da anni oppure con sedimi non rispondenti all’attualità. Questa situazione può generare grave difficoltà interpretativa delle distanze da strade e infrastrutture ai tecnici privati per esempio e dunque una grande mole di lavoro di aggiornamento da effettuare a PUC approvato con tutte le lungaggini burocratiche che queste comportano.
Si richiede pertanto che l’intero PUC sia spalmato su nuova cartografia aerofotogrammetrica di base aggiornata e collaudata per tutto il territorio comunale.
Gestione delle tavole e pesantezza dei files
I Files delle tavole del PUC sono molto pesanti tali che PC non di ultimissima generazione o di caratteristiche importanti non riescono a gestire, specialmente se si deve aprire contemporaneamente più tipi di tavole (A, B, ecc) di una stessa zona. Si richiede una ridefinizione dei files al fine di renderli meno pesanti e più gestibili anche da personal computer non di ultimissima generazione. Si richiede altresì l’unificazione delle grafiche riportate sulle tavole tipo A e quelle delle tavole tipo B così da avere un rapido accesso a tutte le informazioni necessarie per ciascuna zona. Tutto ciò per una più semplice comprensione delle norme e dei vincoli che regolano le diverse zone del territorio comunale anche in previsione dell’inserimento del PUC nel SIT.
Zone R4 PAI
Si richiede a questo proposito l’abolizione della norma prevista dalle NTA del PUC (in particolar modo della necessità di allegazione di una dichiarazione di manleva da parte dei proprietari) e la sua sostituzione integrale con la norma del PAI che appare sufficientemente garantista per il rischio idrogeologico.
Fotovoltaici, impianti solari termici e Centro Storico
Anche per uniformare l’attuale normativa comunale alle più recenti disposizioni legislative nazionali in materia di impianti Fotovoltaici e solari termici integrati nelle coperture, si richiede che sia prevista la possibilità di realizzare pannelli fotovoltaici e solari termici sia in tutto il centro storico ZTO A a patto che siano integrati nella copertura, non siano visibili dalla pubblica via e che siano ad una distanza di ml 25 da edifici vincolati.
Trasparenza
Si richiede la pubblicazione sul sito del Comune di Osimo, per esigenza di trasparenza, di tutte le istanze prodotte dai cittadini prima dell’elaborazione del PUC così da poter controllare il reale rispetto delle previsioni del nuovo strumento ai desiderata della popolazione.
Allegato 6 alle NTA – Immobili e aree di interesse culturale
Si richiede l’inserimento nell’elenco di edifici e aree di particolare valore architettonico – paesaggistico da tutelare previsto dall’ allegato 6 alle NTA – Immobili e aree di interesse culturale degli immobili progettati dall’architetto Costantino Costantini, come ad esempio (a puro titolo esemplificativo):
· Ex ITC F. Corridoni di Via Pompeiana (Scuole tecniche)
· Ex Mattatoio di via Fonte Magna (Fabbricato per la macellazione delle bestie bovine e suine)
· Loggiato dell’ex Foro Boario P.zza Giovanni XXIII°
· Villino Costantini di via Cesare Battisti
· Palazzo Sisinio Fagioli Via Leopardi
E tutti quelli contenuti nel volume “Costantino Costantini Un Architetto marchigiano e il cantiere dell’Eclettismo” di Manuela Francesca Panini, che i progettisti del PUC riterranno meritevoli di una gestione più attenta e responsabile.
Monte Ragolo
Eliminazione dell’area edificabile S26 C5 posta sul crinale e sulla sommità panoramica di Monte Ragolo contenuta parte nella tavola A B 13 e parte nella tavola A B 14 sostituendola con area F6 Zone per aree verdi attrezzate oppure F7 Zone per aree verdi con funzioni paesistico ambientali poiché la zona di Monte Ragolo, in special modo il crinale ovest e la sua sommità rappresentano un luogo paesaggisticamente da preservare e valorizzare con un utilizzo a carattere pubblico e non certo con una lottizzazione di espansione residenziale posta come un francobollo in mezzo ad una vasta zona agricola, per di più sulla sommità di uno dei più bei colli all’intorno della città di Osimo.
Requisiti illuminotecnici case coloniche
Si richiede una norma per le case coloniche da recuperare che preveda la deroga al rispetto dei requisiti illuminotecnici dell’1/8 della superficie delle stanze, così come vigente per le abitazioni della zona A centro storico, quando la normativa sull’edificio non consente la modifica della sagoma dei prospetti.
Bretella di via M. L. King
Si richiede l’ampliamento ed un migliore innesto del tratto di strada tra l’incrocio tra le vie King e Don Milani e la viabilità inter quartiere che ricalca via Pavarotti (foto sottostante). Ciò allo scopo di consentire un più agevole e scorrevole traffico veicolare della zona con la possibilità dei residenti di via King e Don Milani di facilmente accedere alla viabilità inter quartiere sottostante.
Area a destinazione parcheggio pubblico per il quartiere Borgo San Giacomo
Si richiede al fine di dotare il quartiere di Borgo San Giacomo di un’infrastruttura pubblica destinata a parcheggio a servizio delle numerose residenze e delle diverse attività commerciali e artigianali ivi presenti che all’interno dell’area F1 – zone per attrezzature per l’istruzione di Borgo San Giacomo, venga reperita un’area facilmente accessibile da una delle vie pubbliche, via Chiaravallese o via Ungheria, da destinare a parcheggio pubblico F8 da destinare al servizio della scuola media Ex Seminario, dei residenti e delle attività produttive del quartiere.
Stefano Simoncini
Consigliere Liste Civiche