La piccola rottweiler Arya avvelenata: l’ira degli osimani e la caccia al responsabile
Uccisa con veleno per lumache, la picoola è stata portata dal veterinario ma non è stato possibile fare nulla. Chiamate anche le forze dell’ordina.
OSIMO – Sicuramente chi ha decisione di toglere la vita ad Arya, rottweiler do appena 10 mesi uccisa col veleno a Borgo san Giacomo, non sa che rischia grosso. Non sa che il reato di crudeltà nei confronti degli animali viene puntualmente perseguito dal codice penale in un apposito articolo nel quale il Legislatore prevede anche un periodo di carcere oltre a una consistente ammenda amministrativa.
Sicuramente chi ha deciso di togliere l vita a una cagnolina di 10 mesi non sa che non è poi scontato farla franca, passarla liscia e che magari potrebbe essere individuato con certezza e affrontare oltre che le pene previste dalla legge anche l’ira dei tanti osimani e non solo che hanno sofferto per la morte di Arya.
L’atto balordo e frutto di una mente squilibrata e ha infatti indignato, ma indignare è dir poco, tutti coloro che ne sono venuti a onoscenza.
Pensiamo che lo scellerato autore del gesto non dovrebbe dormire sonni tranquilli, perché, già in passato aveva tentato di colpire, fortunatamente senza andare a segno.
E si sa uno più uno fa due le prove non è poi così complicato trovarle.
Arya è stata avvelenata con veleno per lumache, ma già qualche tempo prima era stata eletta bersaglio privilegiato di un fucile a piombini.
La mente squilibrata è riuscita infine nel suo intento: Arya, rottwieler di 10 mesi è stata uccisa.
Ora rimane il colpevole, che potrebbe aver lasciato qualche traccia sulla sua individuazione.
Il maggiore Ceccarelli dei carabinieri di Osimo assicura che “Si tratta di un fatto aberrante, e in presenza di una denuncia andranno svolte tutte le indagini con impegno e perseveranza.
Ricordiamo anche che l’episodio di Arya rappresenta l’ultimo r di una serie.
Molti ricorderanno che qualche settimana fa anche al parco Silvestri nello spazio riservato a Fido, erano stati gettati bocconi avvelenati mangiati da ignari animali. In quella occasione lo scellerato aveva colpito più volte suscitando ancora una volta l’ira degli osimani.
Vista la sensibilità del luogo l’amministrazione aveva deciso poi di collocare una telecamera di sorveglianza, in modo da preservare l’area da maleintenzionati.
Non diciamo altro su questi balordi episodi, non ci soffermiamo a parlare di quanto possa essere devastante l’ingestione del veleno per lumache da parte di un animale. Perché in questa fase è forse meglio liberare la mente dall’ira e dal dolore per mantenere la lucidità e trovare indicazioni e prove sul responsabile. Per fargli passare la voglia di agire da vigliacco.