delle aziende”Convegno dell’ambito della Festa del Rosso Conero di Camerano
Appuntamento a sabato 2 settembre 18 Biblioteca “Baden Powell”.
CAMERANO – Il Parco del Conero ha acquisito la proprietà del marchio “Terre del Conero” con l’obiettivo da una parte di rilanciare la filiera produttiva a Km zero ad alto valore identitario a cura delle aziende agricole che insistono nel territorio protetto del Conero e, dall’altra, per valorizzare il percorso virtuoso verso la sostenibilità ambientale che potrà essere avviato con l’adesione al progetto da parte degli imprenditori.
Il lavoro in corso verrà presentato ed approfondito nell’ambito di un convegno in programma sabato 2 settembre dalle ore 18 nella Biblioteca Baden Powell di Camerano e che si inserisce nel programma della Festa del Rosso Conero. Il titolo dell’evento è “Il Territorio del Parco, un ambiente virtuoso tra qualità dei prodotti e sostenibilità delle aziende”
Dopo i saluti introduttivi del sindaco di Camerano Oriano Mercante e dell’Assessore alla Cultura Barbara Mori, seguirà l’approfondimento di Riccardo Picciafuoco, Presidente facente funzione del Parco del Conero che approfondirà i temi che riguardano gli obiettivi che il consiglio direttivo dell’Ente parco si pone per l’utilizzo del marchio “Terre del Conero”. Quindi seguiranno gli interventi di David Donninelli, membro del consiglio direttivo in rappresentanza del mondo agricolo, che illustrerà una proposta di regolamento per la concessione del marchio “Terre del Conero” e del prof. Valerio Temperini dell’Università Politecnica delle Marche che si soffermerà sulle opportunità del brand Parco del Conero. Quindi la parola passerà allo chef Ellis Marchetti che rimarcherà come i prodotti agricoli di qualità e certificati siano una leva importante per attirare un turismo consapevole e curioso dell’identità dei luoghi.
“L’attenzione che l’Ente parco pone allo sviluppo possibile alle spalle della parte costiera del Parco del Conero – anticipa il Presidente Picciafuoco – è un tema fondamentale che riguarda direttamente poi il comune di Camerano che, rispetto agli altri tre comuni che insistono nel Parco non ha affaccio sul mare”. “Questo è un parco agricolo come ricordiamo spesso – ha aggiunto – all’interno del quale vi sono produzioni di altissima qualità che si caratterizzano per la loro unicità e che sono frutto di un qualificato lavoro da parte delle imprese”. “Ambiente, natura, sostenibilità, turismo possono e devono convivere – insiste – e, anche attraverso la valorizzazione del marchio “Terre del Conero” e del brand Parco del Conero puntiamo a che tutto il territorio e le sue imprese ne beneficino coinvolgendo i settori dell’accoglienza e della ristorazione in una filiera virtuosa che consenta di ampliare la stagione di questo territorio unico”.