L’amarezza di Pirani, il prossimo consiglio comunale e “Il Comune con grossi problemi da risolvere”
La chiacchierata con il sindaco dimissionario di Osimo, le aspettative andate deluse, la volontà infranta di lavorare per la città, i seri problemi trovati in Comune.
OSIMO – Un banale motivo sta dietro la convocazione del consiglio comunale del 25 novembre Lo prevede il regolamento, entro dieci giorni dalla presentazione delle dimissioni infatti lo strumento normativo si pronuncia chiedendo nuovamente la riunione di maggioranza e minoranza.
Molti punti sono rimasti gli stessi del precedente ordine del giorno, quello che ha visto la fuoruscita di alcuni consiglieri di maggioranza che di fatto hanno determinato l’ennesimo fallimento nello svolgimento dei lavori assembleari.
A spiegare la modalità e le ragioni della prossima convocazione è proprio Francesco Pirani al telefono.
Voce chiara, ferma, che trasmette una grande volontà di non voler perdere altro tempo, che già ne è stato perso.
“Molti punti di questo ordine del giorno sono di fondamentale importanza – spiega il sindaco dimissionario – ma certo avremmo avuto oltre al consiglio altri modi per affrontarli, Avremmo comunque adottato strumenti diversi per approcciare e gestire i vari capitoli”.
E le dimissioni? Saranno ritirate? “ La decisione presa non è un bluff: in assenza di certezze io rassegno le dimissioni, non campo di incertezze. La mia intenzione orinaria era di arrivare a governare come da mandato fino al 2029, anche perché ho trovato una situazione di inadempienze significativa e problemi molto seri da risolvere che avrebbero occupato parecchio tempo ed energie”.
Il riferimento è alle richieste formalizzate al Comune di Osimo da parte del Ministero dell’economia e finanza mai affrontate eo chiarite. Spiega infatti Pirani “Mi sono trovato a dovere gestire 35 punti con richiesta di chiarimento inviate dal Mef alla precedente amministrazione, problemi molto grandi cui fare fronte”
Come si sente oggi “Mi sento amareggiato perche nel bailamme generale nessuno ha messo al primo posto i problemi della città, una volontà che io avevo accolto a piene mani, così mi sono mosso in questo breve tempo. Allo stesso tempo sono un pragmatico poiché ho necessità di avere davanti obiettivo, quello per cui mi sono speso da quando ho ufficializzato la mia candidatura: mettere Osimo al centro e risolvere i suoi problemi. Non mi aspettavo di certo, come i quattro o cinque consigli comunali hanno dimostrato, di essere colpito dal fuoco amico. Non lo tollero più nemmeno per i futuro”
Pirani racconta come fin dal momento di candidarsi si sia dato regole di neutralità “ Ho accettato zero contributi durante la campagna elettorale da coloro, anche imprenditori, che avrebbero contribuito volentieri ma che allo stesso tempo avrebbero costituito dei legacci per la mia attività di governo. Ho sostenuto autonomamente la mia campagna elettorale e anche quella di chi poi non mi ha seguito”.