Cna, indagine conoscitiva tra le aziende: quanto si sentono al sicuro?
CASTELFIDARDO – Quale è la percezione di sicurezza delle aziende della zona sud di Ancona? Quanto imprenditori e titolari di ditte si sentono tutelati, sicuri, al riparo da rischi furto o tentato furto? Sono le domande che Cna Castelfidardo si è posto e ha “girato” direttamente alle aziende chiedendo loro di compilare un questionario. A formulare quesiti e a leggere poi i risultati il Centro <studi Sistema CNA Marche.
CASTELFIDARDO – Quale è la percezione di sicurezza delle aziende della zona sud di Ancona? Quanto imprenditori e titolari di ditte si sentono tutelati, sicuri, al riparo da rischi furto o tentato furto? Sono le domande che Cna Castelfidardo si è posto e ha “girato” direttamente alle aziende chiedendo loro di compilare un questionario. A formulare quesiti e a leggere poi i risultati il Centro <studi Sistema CNA Marche. Cento le aziende chiamate a rispondere, di queste hanno rimandato indietro il formulario in settantaquattro. E l’altra sera nella sala convegni dell’associazione con sede a Castelfidardo sono stati presentati risultati, illustrati dall’elaboratore Giovanni Dini, direttore del Centro Studi Sistema. A fare gli onori di casa Andrea Cantori, responsabile sindacale, accogliendo gli imprenditori presenti e gli amministratori dei Comuni interessati dalla ricerca Damiano Pirani delegato alle attività produttive e imprenditore egli stesso per il Comune di Osimo e Massimiliano Russo che segue per Castelfidardo le politiche sociali e la polizia locale. L’indagine conoscitiva ha presentato un quadro di forte insicurezza da parte delle aziende, i dati riportati sono esplicativi: nell’area geografica di interesse, Loreto, Castelfidardo e Osimo, il 20. 3& delle imprese dichiara di aver subito tra il 2010 e il 2012 almeno un furto. In alcuni casi due nello stesso anno e solo in un caso tre. Osimo detiene il triste primato con il 23% seguito da Castelfidardo con il 16% e Loreto con il 15. 4 %. I tentativi di furto sono stati nella stessa area 31%. Le materie prime, per esempio alluminio, sono le più ambite dai ladri che tuttavia non disdegnano prodotti come biciclette e accessori, componenti elettroniche, strumenti e utensili per le lavorazioni in laboratorio. In alcuni casi, le biciclette o loro accessori, è verosimile che il furto avvenga su commissione o comunque mirato a essere ben presto piazzato su un mercato già pronto. Dal questionario emerge che nei due terzi dei casi e oltre, gli imprenditori hanno provveduto da sé a mettere in sicurezza la propria azienda adottando un sistema di allarme nel 34% dei casi, di videosorveglianza per 11%, contratti con metronotte nel 17%, assicurazione per il 22%, un’impresa sulle settantaquattro in considerazione ha fatto ricorso a cani da guardia e una a cancelli blindati. La percezione di allarme e quindi insicurezza esiste, tanto da consigliare il ricorso a provvedimenti extra, anche se nella maggior parte dei casi, più di due terzi degli intervisti giudica lodevole e adeguata l’azione delle forze dell’ordine statali. Al primo posto delle cause che favoriscono fenomeni criminali nella zona è stata indicata la crisi economica e quindi la disoccupazione.