Inaugurata a Osimo la mostra omaggio a san Giuseppe
OSIMO – E’ stata inaugurata sabato 12 luglio, in ricordo dell’arrivo di San Giuseppe da Copertino ad Osimo nel 1657, la mostra di Padre Paolo Maria Bocci, sacerdote dei Frati Minori Conventuali di Osimo, concepita in collaborazione con l’artista osimana Momj Pierpaoli. Presente anche Sua Eccellenza Giuseppe Piemontese, consacrato Vescovo di Terni, Narni e Amelia il mese scorso, il Vicesindaco e Assessore alla Cultura Mauro Pellegrini, il Padre Guardiano di Osimo, padre Pietro Guerrieri.
OSIMO – E’ stata inaugurata sabato 12 luglio, in ricordo dell’arrivo di San Giuseppe da Copertino ad Osimo nel 1657, la mostra di Padre Paolo Maria Bocci, sacerdote dei Frati Minori Conventuali di Osimo, concepita in collaborazione con l’artista osimana Momj Pierpaoli. Presente anche Sua Eccellenza Giuseppe Piemontese, consacrato Vescovo di Terni, Narni e Amelia il mese scorso, il Vicesindaco e Assessore alla Cultura Mauro Pellegrini, il Padre Guardiano di Osimo, padre Pietro Guerrieri. Esposti in mostra nel museo dedicato al santo patrono della città sono 12 disegni realizzati con sanguigna che narrano con estrema semplicità e chiarezza alcuni degli episodi più salienti della vita di San Giuseppe, che ci appare “come uno di noi, eppure così vicino al Signore”. La tonalità evocativa raggiunta fa si’ che chi osserva le opere scopra “ritratti vivi”, che manifestano la propria anima ed emozionano. Toccano il cuore. Veri capolavori sono poi le icone, raffigurazioni di santi e madonne eseguite con estrema perizia e manualità tramite l’utilizzo di tecniche e materiali antichi (terre, foglie d’oro zecchino, pietre preziose). L’autore qui si e’ fatto custode delle esperienze passate facendo rivivere l’arte di un tempo, dando vita a produzioni uniche dense di significato. Se le preghiere potessero assumere una forma, avrebbero senz’altro quella delle sue madonne, così semplici eppure sublimi. Bellissime anche le riproduzioni delle vetrate che si trovano in una chiesa di Cuba, come delle tavolozze sospese in cristallo, delicate ed eterne. Opere quelle di Padre Paolo create “con le mani, la testa ed il cuore”, e ciò per San Francesco era sinonimo di “vero artista”.