La vittoria di Silvia sulla sua “strana malattia”
OFFAGNA – “Lo scopo principale per cui scrivo è quello di esortare i malati mentali come me a non vergognarsi, a non avere paura di un giudizio fondato sul no sense, e soprattutto ad accettarsi e curarsi nel miglior modo possibile”. E’ quanto ha affermato Silvia Santilli, la giovane offagnese che ha scritto e presentato sabato scorso nella sua cittadina il libro dal titolo “Una strana malattia”, 230 pagine, edito da la Casa editrice Kimerik. Grande partecipazione di pubblico all’appuntamento con l’autrice nella chiesa del Saramento. Un pubblico offagnese ma anche proveniente da altri Comuni, tutti ad ascoltare le belle parole di Silvia che nelle pagine scritte ha raccontato il suo percorso. Il titolo completo del libro è: “Una strana malattia… terribile e meravigliosa; terrificante e affascinante”, e una brava Silvia ha saputo gestire il “demone”,
“Lo scopo principale per cui scrivo è quello di esortare i malati mentali come me a non vergognarsi, a non avere paura di un giudizio fondato sul no sense, e soprattutto ad accettarsi e curarsi nel miglior modo possibile”. E’ quanto ha affermato Silvia Santilli, la giovane offagnese che ha scritto e presentato sabato scorso nella sua cittadina il libro dal titolo “Una strana malattia”, 230 pagine, edito da la Casa editrice Kimerik. Grande partecipazione di pubblico all’appuntamento con l’autrice nella chiesa del Saramento. Un pubblico offagnese ma anche proveniente da altri Comuni, tutti ad ascoltare le belle parole di Silvia che nelle pagine scritte ha raccontato il suo percorso. Il titolo completo del libro è: “Una strana malattia… terribile e meravigliosa; terrificante e affascinante”, e una brava Silvia ha saputo gestire il “demone”, gestirlo tanto da volerlo raccontare, affinché la sua esperienza sia di esempio e sprone ad altri. Presente alla conferenza Gilberto Santini, direttore Amat-Associazione marchigiana attività teatrale, “in questo volume è presente un’importante esperienza di vita e tra l’altro è scritto molto bene”, e la dottoressa in psichiatria Emilia Alfonsi, “uno scritto che descrive in maniera egregia ed estremamente scorrevole cos’è la malattia mentale, la sofferenza che ha provocato nell’autrice e il cammino faticoso che ha condotto alla ricerca di una via di uscita. Si riesce a comprendere pienamente l’importanza della diagnosi e della cura, che non è più solo affidata ai farmaci” . Infine, un saluto del sindaco di Offagna, Stefano Gatto, anch’egli estimatore dell’opera: “Un libro particolare e di profondo valore umano, una chiave di lettura in più per capire la malattia”