Tornata a Roma la Rebecca di Maratti, rimangono altre due mostre
CAMERANO – E così la Rebecca e Eliezer al Pozzo di Carlo Maratti, famoso quadro restaurato proprio grazie al finanziamento del Comune di Camerano, sabato scorso è stato disinstallato dalla chiesa di santa Faustina. Qui era ospitato dalla fine dello scorso giugno, ed è stato un ospite d’eccellenza. Infatti per 300 anni dimorava nella Galleria Corsini a Roma, la sua prima e forse unica uscita, l’ha fatta proprio per arrivare nella cittadina del Conero. Ma in veste completamente rinnovata. E’ stato il Comune a volerne la restaurazione, omaggio al concittadino illustre Carlo Maratti, e “Rebecca” è stata visionata nelle sua nuova versione per la prima volta nella chiesa di santa Faustina. Un investimento che ha pagato non soltanto in termini di prestigio per Camerano, ma anche di visite. Si calcola infatti che per le tre mostre allestite durante l’estate, la Rebecca, Se Dico Aria e Quirino Ruggeri, i visitatori siano stati 8000
E così la Rebecca e Eliezer al Pozzo di Carlo Maratti, famoso quadro restaurato proprio grazie al finanziamento del Comune di Camerano, sabato scorso è stato disinstallato dalla chiesa di santa Faustina. Qui era ospitato dalla fine dello scorso giugno, ed è stato un ospite d’eccellenza. Infatti per 300 anni dimorava nella Galleria Corsini a Roma, la sua prima e forse unica uscita, l’ha fatta proprio per arrivare nella cittadina del Conero. Ma in veste completamente rinnovata. E’ stato il Comune a volerne la restaurazione, omaggio al concittadino illustre Carlo Maratti, e “Rebecca” è stata visionata nelle sua nuova versione per la prima volta nella chiesa di santa Faustina. Un investimento che ha pagato non soltanto in termini di prestigio per Camerano, ma anche di visite. Si calcola infatti che per le tre mostre allestite durante l’estate, la Rebecca, Se Dico Aria e Quirino Ruggeri, i visitatori siano stati 8000 e qualcosa in più. Un risultato eccellente, che ha premiato la lungimiranza degli amministratori nel voler presentare in collaborazione con l’associazione Caleidoscopio, la prima edizione del Festival. Come detto l’opera di Maratti è tornata a Roma da qualche giorno, è ha ripreso il suo posto in esposizione nella sala più importante della Galleria Corsini, la stanza dove tra l’altro morì la regina Cristina di Svezia. Gli fanno compagnia Rubens da una parte e Bernini dall’altra. Ma, ed è questa la grande novità, rimangono ancora aperte fino al 12 gennaio le altre due mostre, Se Dico Aria e la produzione di Quirino Ruggeri.