Appello della Federparchi Marche a non abbandonare i Parchi e le Aree Marine Protette
CONERO – I parchi delle Marche sono di nuovo a rischio sopravvivenza ed un appello accorato arriva dal Presidente Fabrizio Giuliani di Federparchi Marche, in rappresentanza dei Parchi delle Marche: ‘Siamo di nuovo da capo, con le Aree protette dimenticate nei bilanci.
CONERO – I parchi delle Marche sono di nuovo a rischio sopravvivenza ed un appello accorato arriva dal Presidente Fabrizio Giuliani di Federparchi Marche, in rappresentanza dei Parchi delle Marche: ‘Siamo di nuovo da capo, con le Aree protette dimenticate nei bilanci della Regione Marche. Pur rendendoci conto delle difficoltà generali, la domanda che a questo punto viene spontanea è: I Parchi servono o non servono? Ha un valore il fatto che gestiscano il 10% del territorio regionale di maggior pregio? Ha un valore che garantiscono il mantenimento delle eccellenze in esso racchiuse, passando dalla salvaguardia del territorio stesso, alla prevenzione dei dissesti idrogeologici, antincendio, alla gestione della flora e fauna e tanto altro, incentivando oltretutto l’ economia green, il turismo sostenibile, in aumento esponenziale e sbocco dalla crisi? Ogni anno ci si ritrova di fronte alla stessa agonia, nel momento in cui i fondi necessari alla sopravvivenza delle aree protette vengono rimessi in discussione ed in questo modo la gestione rimane ingessata fino a nuove certezza, qualora questa avvenga. Si ricorda che le aree protette hanno una gestione virtuosa, con costi bassissimi in cui i consigli non percepiscono alcuna indennità, né rimborsi ed, inoltre si è dato ampia conferma che il lavoro di rete tra i Parchi sia vincente e funzioni al meglio. Solo per citare alcuni esempi: la Cets, la Carta Europea del Turismo Sostenibile che vede certificati tutti i parchi delle Marche; i progetti legati all’ agricoltura di qualità, alla rete ecologica marchigiana, alla mobilità dolce, la Ciclovia dell’ Adriatico e appenninica che coinvolgono i parchi regionali, le riserve ed il parco nazionale dei Sibillini. Speriamo che con il nuovo Governo regionale ci sia un cambiamento di rotta rispetto al precedente e che la nuova giunta prenda atto che le spese incomprimibili che ci sono, debbano diventare capitolo di spesa corrente ripetitiva. L’ attuale Consiglio regionale non più tardi di due anni fa, nel PTRAP 2013-2015, ha stabilito nel documento programmatico che per mantenere in vita i Parchi della regione siano necessari 2 milioni di euro, una cifra irrisoria in confronto al bilancio regionale complessivo di 5 miliardi di euro circa, lo 0,04%, per una realtà che, oltre a tutelare e garantire un patrimonio nazionale, dà lavoro a tantissima gente ed è un importante volano economico’.