Osimo, sgominata la banda dei Maestrini, responsabili di rapine anche a Osimo e Castelfidardo
OSIMO – Sgominata una pericolosa e agguerrita organizzazione criminale proveniente dalla zona est di napoli e dal quadrilatero malavitoso “Poggioreale – Ponticelli – Arpino Di Casoria – Acerra” con base logistica e operativa presso un capannone industriale sito in località montecamillone nel comune di Castelfidardo che dal 19 aprile 2012 fino all’8 agosto 2014 hanno consumato nr. 12 rapine ai danni degli istituti di credito dislocati nelle Marche, Abruzzo, Emilia Romagna, Campania E Lazio, tutte scoperte e alcune di queste consumate tra Osimo e Castelfidardo. L’operazione denominata «I Maestrini», in coordinamento con Mariangela Farneti della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, nonché in collaborazione con la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere
OSIMO – Sgominata una pericolosa e agguerrita organizzazione criminale proveniente dalla zona est di napoli e dal quadrilatero malavitoso “Poggioreale – Ponticelli – Arpino Di Casoria – Acerra” con base logistica e operativa presso un capannone industriale sito in località montecamillone nel comune di Castelfidardo che dal 19 aprile 2012 fino all’8 agosto 2014 hanno consumato nr. 12 rapine ai danni degli istituti di credito dislocati nelle Marche, Abruzzo, Emilia Romagna, Campania E Lazio, tutte scoperte e alcune di queste consumate tra Osimo e Castelfidardo.
L’operazione denominata «I Maestrini», in coordinamento con Mariangela Farneti della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, nonché in collaborazione con la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha consentito di verificare come l’organizzazione criminale fosse costituita da 13 pericolosi soggetti di cui 4 nel gruppo di fuoco della banda di rapinatori seriali e 9 fiancheggiatori e complici, che spadroneggiavano in centro-italia e in Campania, tutti identificati e perseguiti, concludendo una vasta e importante attività autonoma di Polizia Giudiziaria.
La complessa e prolungata attività di polizia giudiziaria, sviluppata autonomamente sin dal 2012, si articolava attraverso specifiche indagini tecniche e molteplici servizi di o.c.p., iniziata, continuata e portata mirabilmente a termine dai Carabinieri della Stazione di Castelfidardo, in collaborazione con il Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Osimo, culminando nella completa identificazione di tutti i soggetti appartenenti alla consorteria criminale nonché nella richiesta ed esecuzione dell’ ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa a carico del gruppo dei rapinatori seriali ed esecutori materiali, costituito da nr. 4 uomini, tutti pluripregiudicati per reati contro il patrimonio (specializzati in rapine, furti e ricettazione), provenienti dalla provincia di Napoli, mentre gli atri 9 (nove) complici, anch’essi napoletani, deferiti in Stato di Libertà.Tutti i 13 componenti dell’organizzazione criminale dovranno rispondere a vario titolo dei seguenti reati: “Asociazione a delinquere – Rapina continuata aggravata in concorso – Sequestro di persona – Porto abusivo di armi – Porto illegale di strumenti di offesa – Danneggiamento – Lesioni personali aggravate – Favoreggiamento personale
Le indagini di Polizia Giudiziaria hanno fatto emergere come i 13 pericolosi soggetti costituenti il sistema criminale dell’organizzazione, avessero compiti e ruoli ben delineati con “collegamenti e amicizie” nel campo della criminalità napoletana, diventando veri propri professionisti e <<maestrini>> del crimine. Infatti vi era il cosiddetto “GRUPPO DI FUOCO” costutito da quattro pluripregiudicati e rapinatori seriali (esperti del mestiere), che ricevevano informazioni dall’organizzazione riguardo le banche e sui dipendenti dei vari istituti di credito da rapinare, facevano irruzione minacciando e intimidendo tutti, chiamando gli impiegati per nome e facendo intendere di conoscere la propria famiglia ed il luogo di abitazione, allo scopo di assicurarsi l’omertà delle vittime. Le informazioni venivano ricavate da precedenti sopralluoghi presso le banche rapinate, riuscendo a risalire alle generalità complete di direttori e impiegati bancari attraverso le targhe delle autovetture di quest’ultimi, mediante accertamenti effettuati in Napoli con la complicità di agenzie disbrigo pratiche automobilistiche. Inoltre, nel corso delle rapine perpetrate i delinquenti utilizzavano telefoni cellulari di provenienza furtiva e schede telefoniche intestate a defunti e ignari cittadini, con la compiacenza e complicità di noti centri telefonici e agenzie funebri siti nel comune di Casoria e Napoli. Le rapine venivano consumate con armi in pugno, ovvero con pistole e/o taser (pistole elettriche), mentre i rapinatori alteravano il proprio volto alle telecamere utilizzando cappellini, sciarpe, finti nasi oppure con trucchi estetici. Di seguito l’elenco dei delitti consumati:
Il totale dell’importo delle rapine consumate ammonante ad un bottino complessivo di circa € 285.000,00, veniva poi utilizzato per investimento in alcuni noti negozi specializzati di profumeria e centri di bellezza ed estetica femminile della provincia di Napoli, riconducibili ad lcuni esponenti dell’organizzazione criminale, nonché per le ingiunzioni di pagamento Equitalia e vacanze estive in Salento, Calabria e in Grecia.
L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata completata nella giornata di ieri a carico del Gruppo di fuoco dei rapinatori serialiBACIO TERRACINO Francesco, nato a Napoli, Classe 1965, residente in Acerra (NA), pluripregiudicato attualmente recluso presso la casa circondariale di Napoli Poggioreale;RICCIO Salvatore, nato a Napoli, Classe 1964, residente a Casalnuovo di Napoli, pluripregiudicato, attualmente recluso presso la casa circondariale di Frosinone;VESTOSO Bruno, nato a Napoli, Classe 1988 , residente in Acerra (NA),pluripregiudicato, rintracciato in Cetraro Marina (CS) arrestato in collaborazione con la Compagnia Carabinieri di Paola (CS) e attualmente recluso presso la locale casa circondariale;COPPOLA Maurizio, nato e residente a Casoria (NA), Classe 1979 pluripregiudicato, rintracciato in un’abitazione, presa in affitto in Osimo (AN) e attualmente recluso presso la casa circondariale di Ancona Montacuto.
Sono in via di ultimazione le indagini di Polizia Giudiziaria su alcune rapine e assalti bancomat consumati nell’ultimo periodo nella Val Musone e giurisdizione di competenza della Compagnia di Osimo, in cui non si esclude il convolgimento dell’organizzazione criminale smantellata, avendo già riscontrato alcune analogie con le rapine perpetrate e scoperte.
Compagnia Carabinieri Osimo