Il PD Osimo difende l’agire del Presidente del consiglio comunale e richiama allo statuto per consiglieri e decadenze
OSIMO – Il Partito Democratico nel sostenere la correttezza dell’agire del Presidente del Consiglio Comunale che agisce nel rispetto assoluto del Regolamento Comunale dello Statuto Comunale e nel ribadire la correttezza e la serietà del lavoro dei Dirigenti e degli impiegati comunali e dell’Amministrazione Comunale, ricorda che a proposito di decadenza dei Consiglieri Comunale lo Statuto del Comune di Osimo stabilisce: Art. 16 Il Consiglio Comunale. 2. L’elezione del consiglio comunale, il numero e la posizione giuridica dei consiglieri, nonché le cause di ineleggibilità, incompatibilità
Il Partito Democratico nel sostenere la correttezza dell’agire del Presidente del Consiglio Comunale che agisce nel rispetto assoluto del Regolamento Comunale dello Statuto Comunale e nel ribadire la correttezza e la serietà del lavoro dei Dirigenti e degli impiegati comunali e dell’Amministrazione Comunale, ricorda che a proposito di decadenza dei Consiglieri Comunale lo Statuto del Comune di Osimo stabilisce:Art. 16 Il Consiglio Comunale.2. L’elezione del consiglio comunale, il numero e la posizione giuridica dei consiglieri, nonché le cause di ineleggibilità, incompatibilità e decadenza sono regolate dalla legge.3. Oltre che nei casi previsti dalla legge, i consiglieri decadono dalla carica per la mancata partecipazione senza giustificato motivo a tre sedute consecutive del consiglio.4. La decadenza è pronunciata dal Consiglio negli stessi termini e modalità previsti dalla legge per la dichiarazione di incompatibilità.
Che vuole dunque la Mariani? farsi leggi a proprio uso e consumo?La Mariani non sa fare politica. In un anno di attività ha solo dimostrato di essere alla ossessionante ricerca di chissà quale magagna combinata dall’attuale amministrazione offendendo tra l’altro l’operato di dirigenti e impiegati. Tutto ciò la porta solo ed esclusivamente a minacciare quotidianamente, ossessivamente e impropriamente esposti o denunce alla Prefettura o alla Corte dei Conti.In verità, oltre alle chiacchiere, ancora dobbiamo vedere un riscontro concreto nei fatti. Ma quello che sbalordisce è che la stessa Mariani si è proposta alle elezioni come il nuovo che avanzava improntando tutta la sua campagna elettorale contro la politica di Latini e company. Ora, ha cambiato maglia? La grande innovatrice Mariani si dispera in Consiglio Comunale perché è sola senza il sostegno delle civiche nelle sue sparate politiche. E’ talmente angosciata dall’assenza di Latini e company che si rivolge al Prefetto perché gli dia una mano a riportare in Consiglio il gruppo delle Liste civiche con il quale ormai e divenuta un tutt’uno. Le civiche invece la mandano avanti visto che ormai è divenuta espertissima in questo, provando le stesse anche un certo divertimento alle sceneggiate politiche della Mariani.Il punto della questione è la mancata partecipazione delle Civiche in Consiglio Comunale. Una loro scelta politica che hanno deciso di intraprendere perché gli ” rosica un bel po’ ” aver perso le elezioni e come i bambini capricciosi sbattono i piedi per terra fino a che non otterranno il loro “giochino”. Il rispetto delle istituzioni e dei ruoli è principio fondamentale della democrazia e non è valido solo quando si vince. Se non vogliono più giocare lo facciano pure ma non possono impedire, per rispetto di tutti i cittadini (anche dei loro elettori), che la città di Osimo non venga amministrata. Non condividiamo pertanto la loro scelta, la battaglia politica si fa in Consiglio Comunale e non solo sui “social” dove si può dire di tutto ed il contrario di tutto. Ad esempio: attaccare il Presidente del Consiglio Comunale “di non aver fatto chiarezza circa le loro assenze giustificate” è il colmo. Forse sono loro a dover essere chiari e a doversi giustificare con gli osimani.Ma il fatto che le civiche non si presentano al Consiglio non inficia assolutamente il lavoro del Consiglio stesso che per operare ha bisogno della partecipazione della maggioranza dei Consiglieri Comunali.Se poi la Mariani è proprio convinta, perché non presenta alla discussione del Consiglio Comunale un proprio punto all’ordine del giorno sulla “decadenza dei Consiglieri Comunali delle Liste civiche?” Chi glielo impedisce? Naturalmente dovrà sostenerlo con motivazioni giuridiche e non solo con le parole. Smettiamola di fare solo baccano.Questo suo comportamento ci fa sorgere un interrogativo politico: non è che forse si è trasformata in paladina delle civiche? A chi serve tutta questa bagarre? Noi sappiamo che la Mariani ambiva a qualche poltrona che non ha ricevuto. Le liste civiche gliel’hanno già promessa?
PARTITO DEMOCRATICO – OSIMO