Tennis da record nelle Marche e Guzzo (Fit ) “Un paradosso perdere ora l’impianto a Pietralacroce”
ANCONA – Tennis da record. La Federazione regionale incassa una tripletta ai campionati italiani Under 14, Under 12 ed Under 11 e presenta al panorama nazionale le sue promesse. Sono Elisabetta Cocciaretto, di Porto San Giorgio, vincitrice del titolo Under 14, atleta tra i migliori d’Europa, avendo partecipato anche agli Europei. Peter Buldorini, recanatese, campione Under 11 ed il pesarese, Luca Nardi, finalista nell’Under 12, è campione nazionale di doppio. “È la dimostrazione che continuiamo a crescere e lo facciamo con volti nuovi, campioni emergenti che si aggiungono agli atleti già conosciuti”, il commento del presidente regionale Fit Marche, Emiliano Guzzo. “Negli ultimi 8 anni circa – prosegue – il tennis a livello nazionale ha raddoppiato i propri tesserati.
Tennis da record. La Federazione regionale incassa una tripletta ai campionati italiani Under 14, Under 12 ed Under 11 e presenta al panorama nazionale le sue promesse. Sono Elisabetta Cocciaretto, di Porto San Giorgio, vincitrice del titolo Under 14, atleta tra i migliori d’Europa, avendo partecipato anche agli Europei. Peter Buldorini, recanatese, campione Under 11 ed il pesarese, Luca Nardi, finalista nell’Under 12, è campione nazionale di doppio. “È la dimostrazione che continuiamo a crescere e lo facciamo con volti nuovi, campioni emergenti che si aggiungono agli atleti già conosciuti”, il commento del presidente regionale Fit Marche, Emiliano Guzzo. “Negli ultimi 8 anni circa – prosegue – il tennis a livello nazionale ha raddoppiato i propri tesserati. Una tendenza che si riscontra anche nelle Marche. Abbiamo allargato la base sociale della partecipazione, tanto che oggi possiamo dire che il tennis non è più, come un tempo, uno sport di élite. E accanto all’aspetto quantitativo, c’è anche quello qualitativo. Abbiamo vinto 24 titoli nazionali nel settore giovanile 3 all’anno. Abbiamo vinto per tre volte la prestigiosa Coppa Lambertenghi, 1 Coppa Bonfiglio e un Wimbledon Junior e siamo l’unica federazione delle Marche ad aver vinto il Trofeo delle Regioni”. Insomma, una vera esplosione, che in termini di numero dei tesserati ha però innescato il problema della mancanza di strutture. Paradossale, dunque, che proprio nel momento in cui ci sarebbe più bisogno di campi e palestre, la regione rischia di perdere uno dei suoi impianti migliori, quello di Ancona, a Pietralacroce. Riprende Guzzo: “Nelle Marche abbiamo 118 affiliati ed una media di 2,4 campi a struttura, come l’Umbria che ha però la metà dei nostri tesserati e contro i 3,2 dell’Abruzzo, regione anch’essa che ha la metà dei nostri iscritti. Se non riusciamo a far crescere parallelamente tesserati e disponibilità di campi rischiamo di rimanere strozzati in un collo di bottiglia. In questa situazione, sarebbe una vera perdita chiudere Pietralacroce che conta 7 campi, un centrale da 1500 posti, una club house. Potrebbe diventare il fulcro del tennis marchigiano agonistico”. In questo senso, l’impegno della Fit Marche potrebbe essere quello di trasferire ad Ancona il Centro tecnico regionale che oggi ha sede a Jesi. “Ho già avuto modo di dire – precisa Guzzo – che in presenza di un progetto strutturale valido di rilancio di quell’impianto, vale a dire 4, 5 campi di dimensioni diverse, una copertura per poter svolgere l’attività anche in inverno, la Federazione è pronta a fare la sua parte, pensando al possibile trasferimento del Centro tecnico regionale ad Ancona. Il che può significare sviluppo per la città e per le Marche. A livello sportivo, ma anche turistico, con la possibilità di organizzare manifestazioni di richiamo e di rilievo, viste le potenzialità dell’impianto. Ma questo – sottolinea – non significa che la Fit Marche possa gestire direttamente Pietralacroce, cosa per altro non ammessa dalla normativa, né un investimento diretto in termini di denaro”. Ma perché qualcuno possa farsi avanti, che si tratti del pubblico o di privati, per disegnare il futuro sportivo della struttura “è prima di tutto indispensabile – conclude il presidente Fit Marche – che il Comune di Ancona, che ha dato in concessione l’impianto fino al 2018 e la Regione, proprietaria della struttura, decidano cosa fare dell’area. L’incertezza blocca qualsiasi progetto o possibilità di investimento, nonché l’attività sportiva, soprattutto quella di grande importanza che svolge la Scuola”.
Coni – Comitato Regionale Marche