La protesta dei cittadini osimani per l’ospedale, determinata, pacifica e colorata
OSIMO – Poco meno di 200 persone hanno partecipato ieri giorno dell’Immacolata, alla manifestazione pacifica per il mantenimento del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale ss. Benvenuto e Rocco di Osimo. I manifestanti hanno effettuato il percorso che da piazza Boccolino arriva fino all’ospedale, semplici cittadini ma anche il sindaco che ha partecipato nella sua duplice veste di guida della città e semplice cittadino. Una manifestazione nella quale gli abitanti di Osimo hanno ribadito il no alla chiusura il sì al mantenimento del Punto Nascita, che, come ribadito più volte rappresenta un vero punto di eccellenza del territorio. Gli slogan dei manifestante diretti al primario dell’ospedale
Poco meno di 200 persone hanno partecipato ieri giorno dell’Immacolata, alla manifestazione pacifica per il mantenimento del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale ss. Benvenuto e Rocco di Osimo. I manifestanti hanno effettuato il percorso che da piazza Boccolino arriva fino all’ospedale, semplici cittadini ma anche il sindaco che ha partecipato nella sua duplice veste di guida della città e semplice cittadino. Una manifestazione nella quale gli abitanti di Osimo hanno ribadito il no alla chiusura il sì al mantenimento del Punto Nascita, che, come ribadito più volte rappresenta un vero punto di eccellenza del territorio. Gli slogan dei manifestante diretti al primario dell’ospedale di Jesi Angelo Curatola che, sembra, stia dirottando le pazienti in procinto di partorire verso il nosocomio jesino, ma anche richiami al presidente Ceriscioli perché ancora una volta esamini con occhio non solo burocratico l possibilità sì di offrire una deroga di tre mesi ma soprattutto di fare tesoro delle sitanze dei cittadini che hanno chiaramente espresso la loro opinione sia attraverso la raccolta delle firme che sono state consegnate la scorsa settimana in sede regionale, sia dei numerosi appelli del sindaco Simone Pugnaloni. A proposito di firme, continua anche la petizione online e con banchetti in piazza delle Liste Civiche. Ma i malumori non mancano. Infatti sui pensava che le firme raccolte dalle Civiche sarebbero andate a inspessire la già voluminosa raccolta effettuata da semplici cittadini o partiti politici. Così non è stato, e ancora non sembra chiaro che percorso di consegna le Liste vogliano seguire. Di certo continueranno, come più volte dichiarato, a chiedere la firma degli osimani almeno fino alla fine di dicembre. Ma alla domanda come e a chi queste verranno consegnate non hanno ancora dato risposta definitiva affermando che le cose andranno fatte nel modi e nei tempi ritenuti opportuni.
Intanto ieri la protesta cittadina si è tinta anche di colore, con una serie di palloncini che poi sono stati rilasciati nel cielo una volta giunti davanti all’ospedale. “Non intendiamo rinunciare a questa eccellenza – ha dichiarato il sindaco Pugnaloni, purtroppo in questo caso mi trovo in disaccordo con il presidente Ceriscioli. Abbiamo fatto una riunione parlando direttamente con il presidente, come anche i miei colleghi di san Severino e Fabriano, proprio per scongiurare la chiusura. Da una parte sembra che san Severino stia quasi per gettare la spugna, io e il primo cittadino di Fabriano rimaniamo combattivi”.