“Io, in attesa di intervento al seno rimasta senza sala operatoria” Recanati chiude all’oncologia chirurgica
OSIMO – Un altro, grave, disagio per la sanità del Conero e dintorni. Questa volta a essere interessata a chiusura e quindi pellegrinaggio dei pazienti non si sa ancora dove, è il reparto di chirurgia oncologica dell’ospedale di Recanati. Una nostra lettrice della provincia di Ancona con lettera firmata ci racconta la sua odissea di paziente in attesa di essere operata al seno, intervento fissato per la fine di gennaio, e improvvisamente rimasta “scoperta” della struttura che avrebbe dovuto ospitarla, Recanati appunto. Riportiamo i brani della lettera che la nostra gentile lettrice ci ha mandato. “Mi trovo in una situazione veramente drammatica, dovevo essere operata a fine gennaio all’ospedale di Recanati per un problema al seno, avevo scelto un oncologo molto bravo e umano che opera in quell’ospedale e che mi dava piena fiducia. Ora non so dove e quando sarò operata. Il mio chirurgo
OSIMO – Un altro, grave, disagio per la sanità del Conero e dintorni. Questa volta a essere interessata a chiusura e quindi pellegrinaggio dei pazienti non si sa ancora dove, è il reparto di chirurgia oncologica dell’ospedale di Recanati. Una nostra lettrice della provincia di Ancona con lettera firmata ci racconta la sua odissea di paziente in attesa di essere operata al seno, intervento fissato per la fine di gennaio, e improvvisamente rimasta “scoperta” della struttura che avrebbe dovuto ospitarla, Recanati appunto. Riportiamo i brani della lettera che la nostra gentile lettrice ci ha mandato. “Mi trovo in una situazione veramente drammatica, dovevo essere operata a fine gennaio all’ospedale di Recanati per un problema al seno, avevo scelto un oncologo molto bravo e umano che opera in quell’ospedale e che mi dava piena fiducia. Ora non so dove e quando sarò operata. Il mio chirurgo mi ha detto che si sta dando da fare per trovare una sala operatoria che ospiti me e tutti i pazienti in lista. Sono allibita. Con la salute non si scherza e soprattutto con questo tipo di salute. Questa è la sanità che vuole Ceriscioli? Mettere a repentaglio la sicurezza delle strutture fondamentali? Mettere in agitazione ancora di più i pazienti che già sono agitati in vista di un intervento chirurgico? Stamattina mi hanno detto che Ceriscioli ha spostato di qualche giorno la chiusura della sala operatoria di Recanati c’è talmente confusione che le sale operatorie si chiudono e si riaprono dalla mattina alla sera” naturalmente per questione di privacy e delicatezza non riporteremo il nome della nostra lettrice. Abbiamo comunque voluto capire cosa sta succedendo a Recanati e ci è stato riferito che le operazioni sono garantite fino al 2 di febbraio, hanno in questi giorni avuto una proroga, infatti gli interventi avrebbero dovuto essere interrotti proprio il 26 gennaio. Una proroga di qualche giorno che potrebbe subire ulteriori ampliamenti se il Tar si pronuncerà in questo senso altrimenti vedrà chiudere definitivamente i battenti di Recanati per gli interventi chirurgici di oncologia. Chiaro che in molti stanno con il fiato sospeso, in attesa che il medico chirurgo cui hanno affidato la propria salute trovi una sala dove operarli. Chi fosse interessato può chiedere chiarimenti all’ospedale stesso a partire di primi giorni di febbraio, quando in molti si augurano il Tribunale Amministrativo avrà dato il suo orientamento.