Tombolini all’indomani della rapina a Numana “Lavoreremo per la sicurezza su tre linee”
NUMANA – All’indomani dalla rapina in una casa privata di Numana, dove tre individui armati di cacciavite si sono impossessati di beni e gioielli minacciando i padroni di casa, il sindaco Gianluigi Tombolini non nasconde la sua preoccupazione. “La sicurezza della comunità mi è sempre stata a cuore, per 10 anni sono stato presidente di Estate Tranquilla, quindi questo è un argomento al quale sono sensibile”. Le direttrici sulle quali in primo cittadino intende muoversi per il futuro, ma alcune sono state già
rese operative per ottenere già risultati. Da una parte puntare sulle tre forze dell’ordine presenti sul territorio, carabinieri polizia e guardia di finanza. Già un paio di mesi fa nell’incontro avuto con prefetto e questore di Ancona era stato fatto il punto con alcuni amministratori comunali per offrire alla cittadinanza un servizio sempre più efficiente e coordinato tra le forze istituzionalmente abilitate al controllo. Un impegno operativo che già militari e agenti portano aventi con zelo ma che viene in parte disperso dalla vastità del territorio e dalle tante strade e stradine. La seconda opportunità è offerta dall’istallazione di nuove telecamere “che saranno attive – dice Tombolini – già da questa estate” posizionate in tutti i punti di ingresso e uscita del Comune. Videocamere di livello superiore in grado di rispondere alle esigenze di investigazione. La terza strada riguarda una più stretta collaborazione con i cittadini invitati a segnalare movimenti sospetti, auto non conosciute, persone ambigue. Nel frattempo dalle prime indagini sembra che le bande che hanno portato a segno i furti a Numana, quello di un paio di mesi fa e quello di ieri, non sono le stesse.