Quattro nella banda della rapina alla banca di Padiglione, 43 000 euro la refurtiva. Forse osimano il basista.
OSIMO – Forse un basista osimano nella banda che questa notte alle 03. 30 ha assaltato la filiale della banda Ubi a Padiglione di Osimo dalla quale è stato prelevata l’intera struttura del bancomat. Le indagini condotte dai carabinieri di Osimo coordinati dal capitano Raffaele Conforti hanno in poche ore raccolto elementi utili alla ricostruzione della dinamica del furto. I mezzi utilizzati sono stati più di uno per un bottino finale di 43000 euro. Chi ha agito conosceva senza dubbio la zona e i punti e mezzi cui si sarebbe appoggiato per mettere in atto la rapina. Un primo mezzo, un furgone che poi
sarebbe servito per i trasporto della cassa del bancomat, è stato prelevato da una azienda agricola di Casenuove con molta probabilità dopo le 02 del mattino dato che il proprietario della ditta era rimasto a lavorare fino a notte inoltrata. Dal cantiere dove sta sorgendo il nuovo complesso della Lega del Filo D’Oro è stata invece “presa a prestito” la gru che materialmente ha consentito ai malviventi di sfondare la vetrina laterale della filiale bancaria. Una volta mandata in frantumi i ladri si sono introdotti all’interno per asportare l’intera cassa del bancomat e caricarla sul furgone. La direzione presa è stata quella per Jesi, dove i malfattori si sono rifugiati nel capannone di un’altra azienda agricola per poter lavorare all’apertura del bancomat in tutta tranquillità utilizzando la fiamma ossidrica. Una banda composta di quattro persone, tre hanno agito incappucciate e vestite di nero, un altro, con ruolo di palo e staffetta, ha seguito il furto all’interno di una Audi di colore scuro a viso scoperto. I particolari sono stati ricostruiti dal lavoro degli investigatori, grazie anche al contributo di un testimone. I rumori delle operazioni di furto amplificati nel silenzio della notte, hanno insospettito i residenti della zona, al centralino della Compagnia Carabinieri di Osimo sono arrivate almeno un paio di telefonate avvertendo che qualcosa stava accadendo a Padiglione. I militari si sono mossi immediatamente e arrivati sul posto hanno trovato ancora caldo il motore della gru, chiara indicazione di una fuga appena effettuata. Le indagini proseguono e si dirigono verso pregiudicati che hanno precedenti penali di questo genere di reati.