Confartigianato, Cna e Confocommercio su Tasi Osimo “Poche risposte, tante promesse, nessuna soluzione”
OSIMO – Sulla questione “Cartelle pazze” ancora nessuna risposta alle richieste delle 3 associazioni di categoria; la promessa di uno “spazio informativo” destinato agli addetti del CAF per aiutare nella verifica degli avvisi non ha ancora avuto nessuna concretizzazione.
Le Associazioni di categoria Confartigianato, CNA e Confcommercio vogliono puntualizzare che ad oggi non hanno avuto risposta sul “filo diretto” con l’ufficio tributi che il sindaco Simone Pugnaloni aveva promesso alle tre confederazioni per esaminare le migliaia di avvisi bonari inviati ai contribuenti osimani.
In una riunione tecnica svoltasi più di un mese fa, le tre
associazioni di categoria, convocate dal Sindaco, erano state informate della volontà del comune di coordinare e facilitare le informazioni inerenti i 1700 avvisi bonari già spediti ai contribuenti che risultavano non aver adepiuto ai pagamenti.
Le associazioni, da parte loro, richiedevano un maggiore approfondimento della questione, la richiesta di sospendere le spedizioni e soprattutto la richiesta, per i restanti invii, dell’inserimento del calcolo Tasi per poter rapidamente comprendere se vi fossero eventuali errori. A tutt’oggi le tre confederazioni non hanno avuto risposta ufficiale sui punti sopra elencati.
Il comune, inoltre, aveva garantito la possibilità di una collaborazione con l’ufficio tributi e la disponibilità, attraverso appuntamenti, di una persona che permettesse agli addetti dei vari Centri di Assistenza Fiscale di controllare uno ad uno gli avvisi pervenuti. Ad oggi CGIA, CNA e Confcommercio ribadiscono che non hanno avuto nessun tipo di comunicazione da parte del comune di Osimo delle modalità, del numero di telefono e della persona dell’ufficio tributi atta a tale compito informativo.
Troppo tempo è trascorso dall’invio di questi avvisi e il numero, ogni giorno, di persone coinvolte in questa questione sta aumentando, mettendo in difficoltà il sistema dei CAF già messo alla prova dalla nuova campagna 730. Per tale ragione le tre sigle dell’impresa chiedono urgentemente all’amministrazione comunale la disponibilità, come promesso, di un addetto dell’ufficio tributi con il compito di fornire informazioni agli operatori dei CAF per fare chiarezza sulle centinaia di avvisi bonari già in carico alle tre confederazioni.
Cna, Confcommercio, Confartigianato