Firmato il Protocollo sull’ospedale di Osimo tra Regione e Comune. Potenziamenti e valorizzazione le parole chiave
OSIMO – Integrazione e potenziamento sembrano essere le parole chiave del Protocollo sulla sanità firmato a Osimo dal presidente della Regione Luca Cersiscioli, dal sindaco di Osimo Simone Pugnaloni. Questa mattina alla presenza anche del direttore sanitario dell’ospedale di Osimo Nadia Storti, del direttore generale Asur Alesandro Marini e del direttore Inrca Gianni Genga, dell’assessore alla sanità Daniele Bernardini sono state illustrate le linee guida cui il documento sarà improntato. Una prima specifica
per chiarire, l’ospedale ss. Banevenuto e Rocco di Osimo non va verso lo smantellamento ma anzi verso una valorizzazione, potenziamento e integrazione dei servizi e delle specialistiche mediche. “Il riordino – ha sottolineato il governatore Ceriscioli –va letto nella sua accezione di riorganizzazione fattiva. Riordinare non significa chiudere ma organizzare in maniera più efficace”. E ha aggiunto che “ per la Regione l’infrastruttura ospedaliera osimana è importante” tanto che si sta investendo. In che modo? Presto detto, attraverso l’ampliamento del Pronto Soccorso, per esempio, per una spesa totale di 1 milione e 200 mila euro, l’arrivo di primari, la sistemazione della struttura Avis. I lavori per il PS inizieranno, i tempi non sono stati specificati, con l’obiettivo finale di dare al servizio ampiezza e soprattutto l’apertura H24. La stessa ostetricia non viene smantellata, “Il Punto Nascita rimane se non per i parti – ha chiarito il direttore Marini – come luogo dove le gestanti saranno seguite fino al momento del parto”. Integrazione e anche accrescimento, come si diceva, tanto che “La struttura osimana potrebbe presto accogliere anche strumenti assolutamente all’avanguardia, e contati sul territorio nazionale, di eccellenza come l’Hifu – riconosce il vertice Inrca Genga – attrezzatura fondamentale nel caso di tumore alla prostata”. Insomma chi abbia gridato finora allo smantellamento del nosocomio, sbaglia. Almeno a guardare quanto scritto nel Protocollo. Una prima stesura di questo era stata redatta proprio dall’assessore alla sanità Bernardini. Un paio di paginette “Diventate una decina, nella sua elaborazione definitiva – racconta l’amministratore osimano – grazie alla collaborazione di tutti i soggetti oggi presenti”. Tra l’altro si è parlato anche di tele medicina, di specializzazioni mediche con cui Osimo potrà interagire e offrire il suo contributo in termini di competenze un domani ultimato l’Inrca.
“Nessuno ci guadagna e nessuno ci rimette – puntualizza la Storti – si tratta di pura integrazione tra servizi”.
“Oggi con la firma del Protocollo sulla sanità – ha commentato il primo cittadino di Osimo – verifichiamo che la collaborazione tra amministrazione comunale e Regione non è mai venuta meno e che anzi stiamo continuando a collaborare per progetti futuri sia nel campo sanitario che in altri settori”.