Offagna, un poltrona da sindaco per due, anzi per tre, anzi per quattro pretendenti
OFFAGNA – Una poltrona di sindaco per due, anzi forse per tre, pretendenti. Ancora la compagine candidature in vista delle prossime consultazioni amministrative non è del tutto nota, ma di certo le liste sono due benché una terza sembra proprio essere nell’aria. Vediamo quale è il quadro a pochi giorni dalla presentazione ufficiale: una prima formazione racchiude più di un rappresentante della vecchia amministrazione più qualche giovane
volenteroso e ben deciso a dare una spinta propulsiva ancora al Comune. Per il candidato sindaco già da molto è “uscito” il nome di Alessandro Desideri, già vicesindaco nell’ultimo mandato prima del commissariamento del Comune. Desideri tuttavia non smentisce né conferma, dice che gli impegni di lavoro potrebbero non essere compatibili con l’impegno che si richiede a un primo cittadino, e comunque non è escluso che possa essere individuato un altro nome qualora Desideri decida per il no. Forse una donna?
Dall’altra parte si schiera una lista con candidato alla poltrona Danilo Pasqualini, ingegnere, lista civica ma con simpatia per il centro destra. La caratteristica dei componenti è che quasi tutti sono di fuori Offagna “un valore aggiunto – afferma Daniela Branchiesi anch’essa schierata, con la quale abbiamo parlato – una garanzia di obiettività e neutralità”. Sembrerebbe finire qui e invece così potrebbe non essere. Infatti da tempo le voci di corridoio parlano anche di una possibile terza candidata, che avanzerebbe per il posto di sindaco Fabrizio Spinsanti. Interrogato sulla veridicità Spinsanti non conferma, ma manovre non passate inosservate farebbero pensare che comunque un fondo di verità potrebbe anche esserci, almeno sull’intenzione di presentare una terza alternativa. Ma non è ancora finita. Fino a qualche settimana fa più d’un offagnese avrebbe giurato sulla candidatura di Salvatore Moffa, patron delle Feste Medioevali, figura cardine della Pro Loco e del turismo offagnese ma tecnico in comune. E proprio quest’ultima circostanza sembrerebbe essere stata di ostacolo per Moffa che infatti ha dichiarato “Ci ho pensato molto e mi sarebbe anche molto piaciuto, ma avrei dovuto lasciare il mio incarico in comune per chiedere trasferimento in altro ente oppure mettermi in aspettativa”. Ha rinunciato Moffa? Chissà.
Sembra che dopo quello che appare potrebbe esserci altro che non appare appunto.
D’altra parte chiunque andrà a vincere queste consultazioni sa bene di doversi confrontare con una realtà affatto semplice, dovuta al dissesto dell’ente dopo la tragica questione Guzzini. Ricordiamo infatti che fino alle dimissioni di Stefano Gatto e quindi all’arrivo del commissario prefettizio, la legge di stabilità nel comune di Offagna era stata rispettata e il bilancio era in pareggio. Così dimostra la documentazione ufficiale.