In stato di fermo il collaboratore del veterinario ucciso ieri a Osimo
OSIMO – Discordanze nel racconto e elementi poco chiari hanno portato al fermo del collaboratore di Olindo Pinciaroli, il veterinario 54enne ucciso ieri mattina a coltellate sulla via Chiaravallese tra Osimo e Polverigi. V.A. il 23enne collaboratore del medico che viaggiava insieme alla vittima nell’amulanza veterinaria è stato portato in carcere a Montacuto in attesa di ulteriori chiarimenti.
Il racconto del giovane assistente ha presentato lacune che i carabinieri che indagano sull’omicidio hanno ritenuto poco chiari. L’interrogatorio di V. A. infatti è andato avanti per tutta la notte e
sempre più la pista della rapina, sostenuta dal giovane, ha cominciato a presentare segni di cedimento.
Come si ricorderà infatti il collaboratore aveva ricostruito la scena del delitto parlando di una rapina, un’auto si sarebbe affiancata e avrebbe fermato il mezzo sul quale i due veterinari viaggiavano per rapinarli. Pinciaroli, secondo il racconto, sarebbe stato ucciso dai rapinatori con un fendente alla gola mentre lui si sarebbe salvato scappando dal mezzo e rifugiandosi tra i campi da dove aveva lanciato la sua richiesta di aiuto.
Un racconto che fin da subito ha convinto poco per la modalità dell’accaduto, e per la strana dinamica con cui si è svolto, in pieno giorno su una strada non trafficata ma comunque frequentata.
Le indagini proseguono nel più stretto riserbo e si attendono nuovi aggiornamenti da parte degli inquirenti, intanto l’intero caso è nelle mani del pm Marco Puccili della Procura di Ancona.