Mariani “Cosa non si fa per una poltrona in più: negato il diritto al voto”
OSIMO – Il Consiglio comunale iniziato intorno alle ore 8 ha saltato tutti i punti all’ordine del giorno per discutere subito il punto n. 5. (Delibera Assemblea ATA RIFIUTI – ATO2 ANCONA n.7/2016 – Attuazione delibera C.C. n.28/2016 – Acquisizione partecipazione azionaria in Ecofon Conero Spa e approvazione nuovo statuto).
Così per volere del PD che ha motivato la richiesta con l’URGENZA.
Ora vorrei capire cosa sarebbe cambiato se quel punto fosse stato discusso e votato alle ore 9 o alle ore 11 anziché alle ore 8.20!
Assolutamente nulla.
Il regolamento consente di attendere mezz’ora per dare inizio ai lavori proprio per consentire a tutti di partecipare (maggioranza e opposizione).
Mezz’ora che diventa anche 40 minuti quando i ritardatari sono i consiglieri con la tessera PD, ma si riducono a pochi secondi quando si tratta dei consiglieri di opposizione.
E se non basta, per paura che l’opposizione arrivi, come è successo, decidono di discutere i punti con una sequenza diversa da quella prestabilita e con una velocità disarmante.
Insomma un consiglio comunale organizzato e tenuto come una riunione di condominio.
Il gruppo PD anche oggi ha approfittato dei pochi minuti di ritardo delle opposizioni ed iniziato il Consiglio consiglio dal punto n. 5 perchè solo così poteva evitare il confronto ed il dibattito politico con le altre forze.
Discussione inesistente: nessuno dei consiglieri del PD è intervenuto.
Con una velocità da far invidia pure a Speedy Gonzales la Presidente ha accolto subito la richiesta e quindi ha messo ai voti l’atto.
Tutto si è svolto in una manciata di minuti.
Al mio arrivo (alle ore 8.20 circa) giusto in tempo per votare la delibera, la consigliera Bordoni stava intrattenendo un dialogo fuori microfono, alquanto animato con il Capogruppo PD.
La Presidente Andreoni dichiarava chiusa la discussione e chiamava i consiglieri comunali a votare, facendomi cenno che non potevo votare perché arrivata tardi.
Tardi? Ma io ero già lì! Avevo il badget acceso e non si era ancora votato! E potevo farlo. Anzi in base all’art. 30 del Regolamento comunale i consiglieri votano per appello nominale o per alzata di mano a discrezione del Presidente.
La Presidente del consiglio comunale non ha fatto l’appello e nonostante io fossi presente e nonostante avessi chiesto di votare, mi ha negato il diritto di voto.
Il voto è il diritto politico per eccellenza ed è strettamente legato alla nozione di democrazia, di sovranità popolare e di cittadinanza.
La figura del Presidente del consiglio comunale è posta a garanzia del corretto funzionamento di detto organo e della corretta dialettica tra maggioranza e minoranza.
Con tale atteggiamento la Presidente del consiglio comunale, ha dimostrato un cattivo esercizio della sua funzione in quanto viziata di neutralità – e non è la prima volta.
Una forma di autoritarismo che denota una mancanza di rispetto del ruolo super partes che la legge Le affida.
E’ per questo che non solo valuterò azioni penali, ma presenterò anche una mozione di sfiducia.
Entrando nel merito della questione il punto ritenuto dal PD importantissimo ed urgentissimo, riguardava l’acquisizione da parte del Comune di Osimo del 1,34% delle partecipazioni nella società Ecofon Conero Spa.
Osimo con poco più dell’1% delle azioni conta ZERO rispetto agli altri soci vale a dire i Comuni di Filottrano, Numana e Sirolo che detengono ognuno il 33% della società.
Ma Osimo ha chiesto una nuova poltrona per un nuovo incarico.
Non importa se la società ha chiuso per due anni con un disavanzo che dovrà essere ripianato con il portafogli dei cittadini.
Non interessa se la società non ha dipendenti ma solo cariche politiche.
Ciò che interessa al PD ed al Sindaco di Osimo non sono gli interessi dei cittadini ma assecondare gli ordini di partito che ricambia con una poltrona in più.
Si perché approvando quella delibera così urgente ed importante senza alcun confronto politico con l’opposizione ha consentito al Sindaco già dalle prime ore di stamattina di rassicurare qualche “amico” per l’incarico nel CDA di Ecofon.
Non solo mi hanno impedito di votare ma continuano nella politica di intimidazione minacciando continuamente denuncie nei miei confronti.
Pensano di cucirmi la bocca. Ma io andrò dritta per la mia strada sia come consigliere che anche come cittadina”.
Maria Grazia Mariani consigliera all’opposizione