Dino Latini: la nostra priorità e’ garantire i posti di lavoro delle partecipate contro le svendite del patrimonio pubblico di Pugnaloni
OSIMO – Il voto di domenica 9 giugno è anche un voto sul futuro occupazionale dei lavoratori delle partecipate osimane, in primis quelli di Astea spa, gravemente messo a rischio dalle disinvolte politiche di privatizzazione e dagli accordi con partner industriali romagnoli. Operazioni “spregiudicate” da parte dell’amministrazione Pugnaloni che ha puntato esclusivamente a fare cassa senza pensare alla crescita dell’azienda e quindi alla stessa tutela dei posti di lavoro. Un’azienda fatta dagli osimani e con tanti osimani che vi lavorano al suo interno. L’obiettivo è stato di favorire un privato ben definito senza ricorrere ad un bando di gara come invece è stato sempre fatto in precedenza. Nulla è stato fatto in modo trasparente, nemmeno si è cercato di coinvolgere
la città con una consultazione pubblica per capire se era d’accordo a svendere un patrimonio così importante che riguarda settori strategici come luce e gas. L’aver venduto il 80% delle azioni di Astea Energia, privando Osimo di un patrimonio pubblico che rendeva utili importanti per il territorio, rientra una più ampia strategia finalizzata a consegnare nelle mani del privato le principali aziende di servizi della città. È un mistero per pochi infatti che tutte queste manovre politiche siano finalizzate a fare entrare nella distribuzione del gas e nel ciclo dei rifiuti due privati “amici” quali SGR e HERA COM. L’ovvia conseguenza sarà la perdita di quei livelli occupazionali che solo la governance pubblica potrebbe mantenere. Dino Latini e le Liste Civiche lo impediranno in tutti i modi. “E se non dovessimo riuscirci, visti i danni già fatti e considerata la normativa europea sulle gare della distribuzione del gas, il primo atto della nuova amministrazione – dichiara Latini – sarà promuovere un protocollo d’intesa sulla clausola sociale di salvaguardia nei casi di affidamento dei servizi pubblici, come quelli legati all’energia o ai rifiuti, da inserire nei badi di gara. Vogliamo in particolare che i lavoratori di Astea – prosegue Latini che per primo consolidò e rilanciò l’azienda – abbiano non solo la sicurezza del mantenimento del posto di lavoro, ma anche la certezza di preservare le posizioni giuridiche ed economiche nel trasferimento all’eventuale azienda privata o pubblica vincitrice della gara. Il nostro unico interesse è il territorio, i cittadini e i lavoratori e non la salvaguardia di posizioni di potere e di poltrone dei professionisti della politica che negli ultimi 5 anni hanno dilapidato un patrimonio frutto del lavoro di generazioni di osimani”.