Un consiglio di quartiere a Osimo Stazione per i ragazzi, è l’idea del presidente Bugari e del vice sindaco Andreoni
OSIMO – Si apre con incoraggiante successo la prima seduta di questa legislatura del consiglio di quartiere Osimo Stazione e Abbadia. A introdurre i punti all’ordine del giorno il padrone di casa, il presidente Mauro Bugari davanti a un pubblico numeroso di cittadini e alla presenza del sindaco di Osimo Simone Pugnaloni, del vice sindaco Paola Andreoni nella sua veste anche di assessore con delega alla partecipazione democratica e al presidente del consiglio comunale, residente a Osimo Stazione, Giorgio Campanari, al comandante della polizia locale Graziano Galassi. .
Una partecipazione che fa ben sperare per il futuro in una collaborazione fattiva che veda protagonisti da una parte i rappresentanti del governo cittadino centrale con l’anello di collegamento con i cittadini, il consiglio di quartiere appunto, e la popolazione residente.
Molti i punti in discussione, posto centrale l’ha avuto la viabilità da sempre aspetto nevralgico del quartiere, insieme alla sicurezza, specie alla luce degli ultimi episodi di maltempo, una spina nel fianco. Ma anche tante proposte per abbellire e rivitalizzare il quartiere con un coinvolgimento sempre più ampio non solo degli adulti residenti ma anche dei più giovani e giovanissimi.
“La sensazione che abbiamo ricevuto – dice il presidente Bugari – è che ci siano tutte le premesse per avviare una vera e proficua cooperazione specie con il vice sindaco e assessore Andreoni che si è dimostrata da subito disponibile a ricevere i presidenti dei cdq di Osimo per un confronto sui vari problemi dei quartieri, ci ha garantito che lo farà a breve, appena calendarizzati gli incontri ponendoli tra i suoi impegni di vice sindaco. Buona anche la sua idea di coinvolgere i giovani nei cdq, e subito nostra l’idea di organizzare prossimamente un cdq dei bambini o dei ragazzi,. Idea che penso si possa realizzare a breve e sulla quale stiamo già lavorando. E’ fondamentale partire dalle giovanissime generazioni per sensibilizzare ai problemi ma anche alle iniziative dei quartieri e frazioni per formare cittadini consapevoli”.