Pugnaloni non ci sta e chiarisce la questione ex consorzio agrario. I commenti di Campanari e Bugari
OSIMO – Pugnaloni non ci sta e attraverso il suo canale facebook risponde con poche, ma chiare e dirette, parole al post diffuso il giorno prima dalle Liste Civiche riguardante la denuncia la trasformazione dell’ex Consorzio Agrario in centro commerciale a Osimo Stazione. Le Civiche nel post avevano ripercorso fase per fase gli avvenimenti degli ultimi mesi, ma il primo cittadino Pugnaloni stoppa ogni illazione andando indietro nel tempo e puntualizzando come la storia ex Consorzio abbia radici antiche, che affondano al tempo dell’amministrazione proprio delle Liste Civiche. “La verità è solo una – tuona il primo cittadino – Ai privati non possiamo negare i loro diritti. E comunque l’attuazione del progetto di cui si parla in questi giorni è frutto del Prg vigente votato dalle liste civiche
ìcomprensivo del voto favorevole di Ginnetti che oggi non si ricorda ed anche di Strologo, marito di Maria Grazia Mariani, che esce dall’aula al momento del voto, e che apparteneva a quella maggioranza. Il Pd votò contro.
Oggi nell’applicare quel Prg voluto da chi oggi critica non ci si può sottrarre alle volontà del proprietario. Un obiettivo sicuramente l’abbiamo raggiunto anche con la collaborazione del Presidente del consiglio comunale Giorgio Campanari residente ad Osimo Stazione, ovvero chiedere di edificare un parcheggio pubblico a servizio della zona per mettere in salvaguardia i pedoni da parcheggi selvaggi e traffico pesante”.
Risposta ampia anche quella del presidente del consiglio comunale Giorgio Campanari che sottolinea “La semplicità di stare all’opposizione è quella di dire e scrivere di tutto senza neanche sapere di cosa si sta parlando. Intervenire sulla questione Consorzio di Osimo Stazione penso sia doveroso almeno per chiarire alcuni punti importanti. Primo: il Consorzio è PRIVATO. Un privato ovviamentevende a chi vuole comprare al prezzo che lui decide. Secondo: il Comune può dire a un privato a chi vendere? NO. Terzo: la delibera di Giunta citata nei vari interventi dice una cosa molto importante che tutti si sono guardati bene dal riportare. Qualora un domani il privato vendesse, chi acquista deve prevedere una quota di parcheggi pubblici. Cosa che mette in sicurezza, sicuramente, la frazione dal parcheggio selvaggio e pericoloso lungo la Statale. Quarto: la destinazione d’uso di oggi è COMMERCIALE, la destinazione d’uso di domani, qualora il privato volesse vendere, sarà COMMERCIALE. Lo metto in maiuscolo perché in passato magari qualcuno aveva pensato di costruirci ancora delle altre abitazioni. Quinto: che il privato abbia venduto non risulta da nessuna parte. Che si farà un Centro Commerciale neanche. Sesto: se ci saranno sviluppi significativi, ad oggi assolutamente inesistenti, la cittadinanza sarà informata sicuramente.
Ultima cosa lasciatemela dire a prescindere dalle polemiche politiche inesistenti che lasciano il tempo che trovano”
La questione aveva anche prodotto il commento del presidente del consiglio di quartiere Osimo Stazione Mauro Bugari che aveva puntualizzato “Eravamo a conoscenza da molto tempo della possibilità che il Consorzio Agrario potesse diventare un area commerciale vera e propria, eventualità da sempre scongiurata da tutti, avrebbe portato altro inquinamento e traffico. La notizia della delibera di giunta comunale è arrivata come un fulmine a ciel sereno, inaspettata.. Avremmo preferito tutti apprenderla direttamente dall’amministrazione, magari avvisando la cittadinanza dell’imminente seduta durante l’ultimo Consiglio di Quartiere del 18 Luglio scorso, discutendone prima insieme, valutando le diverse possibilità di riconvertire l’area e spiegando da subito alcuni aspetti della delibera che risultano tutt’ora poco chiari”.
E continua il presidente del consiglio di quartiere “Una disattenzione e una omissione che va contro l’art. 13 del nostro regolamento, il quale obbliga l’amministrazione a metterci al corrente su atti riguardanti il territorio di quartiere e modifiche territoriali del quartiere, lottizzazioni, convenzioni urbanistiche, opere di urbanizzazione. Quello che più dispiace è vedere scavalcata una istituzione quale è il cdq, proprio dall’amministrazione che ha fortemente voluto ridar voce aumentandoli”.