Da domani il loggiato restituito ai cittadini. L’apertura all 9.30 e l’invito di Pugnaloni alla partecipazione
OSIMO – Lo aveva annunciato qualche giorno fa, il sindaco Simone Pugnaloni aveva detto che per le festività patronali il loggiato comunale sarebbe stato restituito agli osimani. E infatti domani mercoledì 18 settembre, alle 9.30 è stato lanciato l’invito ai cittadini a partecipare all’apertura, dopo più di due anni di chiusura per lavori di restauro e “imprevisti”.
Infatti, come si ricorderà, in seguito ai lavori di restyling del loggiato comunale sono riaffiorati importanti reperti archeologici. Riferendosi a costruzioni e luoghi succedutisi nel corso dei secoli, ulteriore testimonianza di quanto sia ricco il passato della città
dall’insediamento piceno all’Ottocento, attraversando la fase romana, il Medioevo, il Rinascimento e il Barocco.
Durante gli scavi sono emerse alcune strutture in muratura. Degne di nota quelle di Santa Maria della Piazza, chiesa del XVII secolo, verosimilmente costruita sulle fondamenta di un precedente edificio risalente al VI-VII secolo. Sono stati ritrovati anche degli scheletri, probabilmente appartenenti a persone decedute a causa di una grave epidemia, come la peste. Tra questi, una scena particolarmente commovente: una giovane donna abbracciata al figlioletto.
Ma il rinvenimento più importante è stato senza dubbio quello di una statua femminile, la parte inferiore- realizzata in pregiato marmo greco, la cui resa del panneggio e le cui trasparenze dimostrano l’elevata qualità. L’opera è confrontabile con una statua ritrovata in Tunisia che sembra ritraesse Plotina, la moglie di Traiano. Il modello si riferisce ad originari greci di fine IV sec a.C. assimilabili alla tipologia della pudicizia, utilizzati per raffigurare personaggi della famiglia imperiale o comunque appartenenti ad un alto rango.
“Osimo – commentava qualche tempo fa Pugnaloni – continua quindi ad offrire interessanti spunti ai viaggiatori che anno dopo anno scelgono di visitarla. Basta affacciarsi sotto il loggiato, non occorre una macchina del tempo, per conoscere ancora più a fondo la sua meravigliosa storia, lunga tremila anni.”
Il lavoro di restyling diviso in due tranche aveva visto concludersi la prima secondo i tempi previsti, mentre la seconda si era arrestata di fronte all’insolito ma importantissimo ritrovamento archeologico. “Finalmente però siamo arrivati al termine di un lungo percorso – commenta soddisfatto il sindaco – anche perché gli osimani sono molto affezionati alle logge”.