Festival Giornalismo Inchiesta delle Marche, i racconti di guerre e terre lontane di Domenico Quirico. Questa sera a Osimo
Raccontare può diventare rischioso al punto di mettere a rischio la propria vita? Si, può esserlo. Domenico Quirico, inviato de La Stampa, racconta ogni giorno la guerra e la morte di civili in terre lontane, martoriate dalla guerra. E quando il racconto è preciso, dettagliato, si spinge “oltre” per ricercare verità scomode, allora il cronista diventa un nemico da combattere. Domenico Quirico ha raccontato il Sudan, il Darfur, la carestia e i campi profughi nel Corno d’Africa, l’Esercito di Resistenza del Signore in Uganda, ha seguito le Primavere Arabe, dalla Tunisia all’Egitto, è stato più volte in Libia per testimoniare la fine del
regime di Gheddafi. Da raccontato la guerra in Mali, è stato in Somalia e più volte in Siria. Nel 2011, nel tentativo di arrivare a Tripoli, è stato rapito insieme ai colleghi del Corriere della Sera Elisabetta Rosaspina e Giuseppe Sarcina e di Avvenire Claudio Monici. Nel sequestro è stato ucciso il loro autista e dopo due giorni i giornalisti sono stati liberati. Nel 2013 è scomparso in Siria. Prima di partire aveva detto che per una settimana non avrebbe dato notizie. Cinque mesi in mano ai sequestratori non hanno intaccato in Domenico Quirico la voglia di testimoniare.
La stessa testimonianza che Don Aldo Bonaiuto, uomo di fede e giornalista, porta quotidianamente in ogni sede si trovi ad operare per restituire dignità a tante donne sfruttate in giri di prostituzione, malaffare ed organizzazioni criminali o per contrastare delinquenti che approfittano di persone ingenue e disperate per introdurle in sette che non hanno nulla a che fare con la religione.