OSIMO STAZIONE/Chiude l’ultimo bancomat “Ci avviamo verso la desertificazione della frazione”
OSIMO – Una frazione avviata verso la desertificazione, così gli abitanti vivono in gran parte Osimo Stazione. Nonostante molto si stia facendo, nonostante il consiglio di quartiere e le iniziative promosse da comitati spontanei o da singoli, nulla si può fare contro un trend non solo regionale ma anche nazionale e soprattutto locale.
Ieri ha chiuso lo sportello bancomat di Ubi banca. Arriva dopo un lungo elenco di chiusure, la cartoleria per limiti di età della titolare alla quale nessuno è subentrato, una sala giochi (ma in molti dicono meglio così), aveva chiuso il negozio di mercerie e ancora prima il negozio di gastronomia.
Il bancomat è solo l’ultimo di una serie di sintomi e anche di opportunità. Infatti molte auto si fermavano a prelevare ed era inevitabile una capatina al bar, al forno, dal giornalaio.
La popolazione è composta dal vecchio nucleo dei nativi e dalle giovani coppie provenienti dai dintorni. L’appello i volenterosi di Osimo Stazione lo rivolgono soprattutto ai giovani e alle giovani coppie. Utile sarebbe recuperare un centro di aggregazione, tematica emersa anche e con forza all’interno della riunione in cui il consiglio di quartiere ha invitato i ragazzi della frazione. Certo un luogo di riferimento potrebbe fare molto, anche per donare quel senso di appartenenza e identità che fa la differenza. Le risorse sono poche e gli impegni in cui ognuno quotidianamente si perde molti. Uno sforzo potrebbe essere fatto, così come arriva da qualche cittadino intraprendente o dallo stesso cdq.
OSIMO – Una frazione avviata verso la desertificazione, così gli abitanti vivono in gran parte Osimo Stazione. Nonostante molto si stia facendo, nonostante il consiglio di quartiere e le iniziative promosse da comitati spontanei o da singoli, nulla si può fare contro un trend non solo regionale ma anche nazionale e soprattutto locale.
Ieri ha chiuso lo sportello bancomat di Ubi banca. Arriva dopo un lungo elenco di chiusure, la cartoleria per limiti di età della titolare alla quale nessuno è subentrato, una sala giochi (ma in molti dicono meglio così), aveva chiuso il negozio di mercerie e ancora prima il negozio di gastronomia.
Il bancomat è solo l’ultimo di una serie di sintomi e anche di opportunità. Infatti molte auto si fermavano a prelevare ed era inevitabile una capatina al bar, al forno, dal giornalaio.
La popolazione è composta dal vecchio nucleo dei nativi e dalle giovani coppie provenienti dai dintorni. L’appello i volenterosi di Osimo Stazione lo rivolgono soprattutto ai giovani e alle giovani coppie. Utile sarebbe recuperare un centro di aggregazione, tematica emersa anche e con forza all’interno della riunione in cui il consiglio di quartiere ha invitato i ragazzi della frazione. Certo un luogo di riferimento potrebbe fare molto, anche per donare quel senso di appartenenza e identità che fa la differenza. Le risorse sono poche e gli impegni in cui ognuno quotidianamente si perde molti. Uno sforzo potrebbe essere fatto, così come arriva da qualche cittadino intraprendente o dallo stesso cdq.