Bando Sport e Periferie: dal 20 luglio via alle domande
Ma cos’è questo piano “Sport e periferie”? Come funziona? Ce ne parlano i deputati marchigiani del Movimento 5 stelle Paolo Giuliodori e Roberto Rossini: «il piano prevede dei finanziamenti per la realizzazione, la rigenerazione e il completamento di impianti sportivi finalizzati all’attività agonistica nelle aree periferiche. Altri soldi per gli enti locali, stavolta per finanziare progetti a favore della diffusione della cultura dello sport nelle periferie e nelle zone più svantaggiate del Paese. Interventi, quindi, che hanno anche una grande funzione sociale: rimuovere gli squilibri economici e sociali, ridurre la marginalizzazione e il degrado, migliorare la qualità del tessuto sociale e incrementare la sicurezza urbana con investimenti sulle infrastrutture sportive. Maggiore inclusione e aggregazione grazie allo sport».
Il piano è nato con il DL 185/2015 con l’obiettivo di rimuovere le diseguaglianze economiche e sociali, favorire attraverso lo sport l’inclusione sociale. «Le attività sportive – commentano i deputati – possono aiutare i giovani a superare il senso di abbandono e a sentirsi partecipi di progetti di vita collettivi, favorendo anche comportamenti e stili di vita sani». Con la Legge di Bilancio 2018 il Fondo è divenuto strutturale e gli è stata assegnata una dotazione base di 10 milioni di euro all’anno, cui aggiungere di volta in volta ulteriori fondi: dal 2019 al 2025 le risorse stanziate sono 250 milioni di euro, «una cifra considerevole, che testimonia il nostro impegno e l’importanza che riveste lo sport e il ruolo che può svolgere nel rilancio economico-sociale del Paese» proseguono.
Chi può partecipare al bando? «Possono presentare la domanda, che prevede contributi fino a un massimo di 700.000 euro a progetto, Regioni, Province, Città Metropolitane e Comuni, ma anche federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, associazioni e società sportive dilettantistiche, enti di promozione sportiva ed enti religiosi civilmente riconosciuti» spiegano i deputati 5stelle. «Bisogna presentare la domanda sulla piattaforma https://bando2020.sporteperiferie.it/ a partire da lunedì 20 luglio fino al 30 settembre 2020».
«La particolarità di quest’anno – fanno notare Giuliodori e Rossini – è che verranno presi in considerazione soltanto i progetti esecutivi, in modo da poter poi avviare subito i lavori ed evitare di vedere in seguito bloccati progetti e soldi. Più efficienza e rapidità».
«Mentre in tv e sui giornali si parla solo di polemiche sterili o di fantasiosi retroscena politici – concludono i deputati – noi continuiamo a occuparci di cose concrete, delle opere veramente utili ai territori, veramente utili al Paese».
Ma cos’è questo piano “Sport e periferie”? Come funziona? Ce ne parlano i deputati marchigiani del Movimento 5 stelle Paolo Giuliodori e Roberto Rossini: «il piano prevede dei finanziamenti per la realizzazione, la rigenerazione e il completamento di impianti sportivi finalizzati all’attività agonistica nelle aree periferiche. Altri soldi per gli enti locali, stavolta per finanziare progetti a favore della diffusione della cultura dello sport nelle periferie e nelle zone più svantaggiate del Paese. Interventi, quindi, che hanno anche una grande funzione sociale: rimuovere gli squilibri economici e sociali, ridurre la marginalizzazione e il degrado, migliorare la qualità del tessuto sociale e incrementare la sicurezza urbana con investimenti sulle infrastrutture sportive. Maggiore inclusione e aggregazione grazie allo sport».
Il piano è nato con il DL 185/2015 con l’obiettivo di rimuovere le diseguaglianze economiche e sociali, favorire attraverso lo sport l’inclusione sociale. «Le attività sportive – commentano i deputati – possono aiutare i giovani a superare il senso di abbandono e a sentirsi partecipi di progetti di vita collettivi, favorendo anche comportamenti e stili di vita sani». Con la Legge di Bilancio 2018 il Fondo è divenuto strutturale e gli è stata assegnata una dotazione base di 10 milioni di euro all’anno, cui aggiungere di volta in volta ulteriori fondi: dal 2019 al 2025 le risorse stanziate sono 250 milioni di euro, «una cifra considerevole, che testimonia il nostro impegno e l’importanza che riveste lo sport e il ruolo che può svolgere nel rilancio economico-sociale del Paese» proseguono.
Chi può partecipare al bando? «Possono presentare la domanda, che prevede contributi fino a un massimo di 700.000 euro a progetto, Regioni, Province, Città Metropolitane e Comuni, ma anche federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, associazioni e società sportive dilettantistiche, enti di promozione sportiva ed enti religiosi civilmente riconosciuti» spiegano i deputati 5stelle. «Bisogna presentare la domanda sulla piattaforma https://bando2020.sporteperiferie.it/ a partire da lunedì 20 luglio fino al 30 settembre 2020».
«La particolarità di quest’anno – fanno notare Giuliodori e Rossini – è che verranno presi in considerazione soltanto i progetti esecutivi, in modo da poter poi avviare subito i lavori ed evitare di vedere in seguito bloccati progetti e soldi. Più efficienza e rapidità».
«Mentre in tv e sui giornali si parla solo di polemiche sterili o di fantasiosi retroscena politici – concludono i deputati – noi continuiamo a occuparci di cose concrete, delle opere veramente utili ai territori, veramente utili al Paese».