Al via oggi il PopUp Festival: la città laboratorio dell’arte urbana
OSIMO – La città cambia pelle e si veste di contemporaneo grazie a PopUp Festival che dal 21 luglio al 21 settembre invita a Osimo artisti internazionali a realizzare monumentali opere d’arte su luoghi e architetture non convenzionali.
Dalle facciate di un capannone industriale agli interni di una casa di riposo,
dal Mercato Pubblico alla hall dell’impianto di risalita Tiramisù che collega il centro storico di Osimo, dal cantiere dell’ex Cinema Concerto agli spazi di affissione della città, PopUp Festival porta l’arte nello spazio urbano, crea osmosi e dialogo con la comunità in un processo di rigenerazione più che mai necessario in questo tempo di pandemia, quando si è chiamati a rimodellare le proprie abitudini e l’Arte può diventare anche un atto di resilienza e rinascita.
Ad organizzare l’evento, in coprogettazione e con il sostegno del Comune di Osimo e il cofinanziamento della Regione Marche, è l’impresa creativa PopUp Studio che dal 2008 con il suo PopUp Festival ha realizzato oltre cinquanta interventi di arte urbana nelle Marche e, soprattutto, ha dato forma culturale a luoghi che non ne avevano – come il porto di Ancona o le stazioni semiabbandonate della provincia marchigiana, solo per citare alcuni esempi.
Nell’edizione 2020, PopUp Festival è chiamato a una sfida ancora più grande: reinventare la formula del festival che è di per sé momento di aggregazione, dopo una pandemia che di fatto ha vietato qualsiasi contatto fisico. Eppure, rispettando le dovute misure di sicurezza, il pubblico avrà anche quest’anno l’opportunità di osservare gli artisti al lavoro, trasformando le performance pittoriche in un’occasione di scoperta e di incontro collettivo.
PopUp Festival è correlato alla mostra di Keith Haring “Made in New York”, a cura di Gianluca Marziani, organizzata dal Comune di Osimo negli spazi espositivi di Palazzo Campana che inaugurerà il 23 luglio e rimarrà aperta fino al 10 gennaio 2021.
“Il Comune di Osimo – spiega l’Assessore alla Cultura Mauro Pellegrini – rinnova il suo interesse per l’arte urbana e le sue potenzialità rigenerative, attrattive e turistiche, e punta a far vivere il centro storico attraverso i linguaggi artistici più contemporanei. Dopo la mostra di grande successo del 2019 dedicata a Bansky, il più noto street artist mondiale, anche quest’anno Palazzo Campana ospiterà un artista iconico come Keith Haring che ha inventato un nuovo codice artistico a metà strada tra pubblicità e cultura pop. Osimo – ha sottolineato l’Assessore – prende spunto da questi artisti per ricreare una città laboratorio che investendo nella contemporaneità possa lasciare un segno anche nel futuro così come hanno fatto in passato gli artisti e gli architetti che nei secoli l’hanno disegnata.”
“L’amministrazione comunale – dichiara il Sindaco Simone Pugnaloni – in questi anni ha investito molto in eventi culturali di ampio respiro internazionale. Il linguaggio dell’arte contemporanea rappresenta un valore aggiunto di grande impatto sociale per riflettere su temi di attualità, per questo siamo particolarmente felici di ospitare il PopUp Festival e i suoi artisti di chiara fama”.
PopUp Festival diventa l’estensione per le strade, le piazze, gli edifici pubblici osimani, della mostra di Keith Haring. Un percorso che ha visto, l’anno scorso, un primo intervento di arte murale nel tessuto urbano curato da PopUp Studio. Parliamo di “New Dawn, New Day, New Life”, il wallpainting dell’artista giapponese Twoone, capace di imporre il Mercato delle Erbe di Osimo all’attenzione internazionale.
Ad inaugurare PopUp Festival è l’artista Giorgio Bartocci che racconta nelle sue opere la complessità liquida del nostro tempo e che dal 20 al 30 luglio realizzerà un monumentale wallpainting sulle quattro facciate di un capannone al km 309,5 della strada statale 16 all’altezza di Decathlon. Bartocci utilizza sul capannone tinte metallizzate fornite da Caparol, grazie alle quali l’edificio muta aspetto nell’arco delle 24 ore come fosse un organismo vivente. Titolo dell’opera ‘Self Protection’ Architettura liquida nr.10.
Dal 1 al 10 agosto seguirà l’intervento pittorico dell’artista Allegra Corbo che ha coinvolto gli anziani della casa di riposo Bambozzi a fornire spunti per il restyling del loro spazio quotidiano. I disegni degli anziani hanno dato ad Allegra Corbo l’ispirazione per una pittura murale intitolata “La prima molecola” che cambierà pelle alle pareti della sala ricreativa della struttura. L’opera si realizzerà con la collaborazione della Fondazione Bambozzi.
In attesa della conferma delle date del loro arrivo in Italia, ancora incerte a causa delle restrizioni anti Covid, il collettivo israeliano dei Broken Fingaz sarà virtualmente presente al PopUp Festival con la gigantografia di una loro opera montata dal 1 agosto al 21 settembre sull’impalcatura del cantiere dell‘ex Cinema Concerto di Osimo. Li aspettiamo in agosto con il loro immaginario pop, globale e psichedelico, per il restyling artistico della hall dell’impianto di risalita “Tiramisù” che collega il centro storico di Osimo.
Dal 7 al 21 settembre, l’artista Agostino Iacurci sarà protagonista di una grande opera pittorica all’interno del Mercato Pubblico, accanto a quella creata nel 2019 dal giapponese Twoone. Iacurci intende valorizzare le forme dell’architettura esistente e lavorerà sul soffitto a cassettoni come si faceva nel Rinascimento, attraverso segni, pattern e colori che si riferiscono alla frutta, alla verdura e alle cassette che li contengono; un omaggio al mondo popolare e contadino.
Dal 1 agosto al 21 settembre PopUp Festival apre una Street Gallery in pieno centro a Osimo. Oltre 60 bacheche in ferro battuto sono messe a disposizione dalle associazioni della città per accogliere le opere che vari artisti italiani, già ospiti delle passate edizioni di PopUp Festival oltre a nuovi protagonisti, realizzeranno per raccontare visioni, emozioni, ribellioni, soluzioni che questi mesi di quarantena hanno suggerito. Una galleria urbana, realizzata in collaborazione con Photocrom, che renderà ancora più vivace la città e che tutti i cittadini potranno ammirare per strada. Una sorta di “manifesto”, dopo il lockdown, come catalizzatore di apertura culturale.
Secondo Annalisa Filonzi, curatrice e critica d’arte indipendente “PopUp, nel 2020 ridà un’anima contemporanea alla città di Osimo che accoglie e condivide la sua visione più attuale dell’arte: far riapparire quel reale quotidiano, scomparso o sconosciuto, trasformandone la percezione e il significato, dando corpo e spirito a un nuovo modo di essere.”
Il programma del festival è frutto di una visione capace di rimodellare i tempi e le attività sulla base delle esigenze indotte dalla pandemia, gli aggiornamenti saranno pubblicati sui social e sul sito popupfestival.it.