La Street Gallery e la gigantografia dei Broken Fingaz. A Osimo le novità al PopUp Festival
OSIMO – Quaranta opere di trenta artisti italiani contemporanei esposte in una Street Gallery lungo le vie centro di Osimo, nelle bacheche in ferro battuto messe a disposizione dalle associazioni cittadine e dal Comune, che raccontano e riflettono le emozioni vissute durante la quarantena. E la gigantografia con una creazione dei
Broken Fingaz appena montata sulle impalcature dell’ex Cinema Concerto, con tutta la sua magmatica energia. Continua PopUp Festival 2020 con nuovi interventi artistici, in una esposizione diffusa fra piazze e vie principali cittadine e che resterà visibile fino al 21 settembre. Un motivo in più per visitare in queste settimane di agosto il centro storico di Osimo, città che si riconferma laboratorio di linguaggi del contemporaneo.
Per allestire la galleria urbana, i curatori di PopUp Studio hanno chiamato a raccolta trenta artisti contemporanei di levatura internazionale, chiedendo loro di portare un’opera che raccontasse visioni, emozioni, ribellioni, soluzioni suggerite da questi mesi di quarantena, da mostrare tramite spazi di confronto pubblico densi di forte attratività: le bacheche di ferro battuto dove ad Osimo le associazioni comunicano con la cittadinanza, disposte lungo corso Mazzini e nel loggiato comunale, in centro storico. In collaborazione con Photocrom per la stampa delle opere. Questi i trenta artisti coinvolti coinvolti: 2501, Nicola Alessandrini, Andre the Spider, Davide Barca, Giorgio Bartocci, Rodrigo Blanco, Simona Bramati, Diego Bonci, Luca Caimmi, Canemorto, Roberto Catani, Leonardo Cemak, Mariana Chiesa, Allegra Corbo, Cowarte, Annaclara Di Biase, Camilla Falsini, Silvia Fiorentino, Oliviero Fiorenzi, GG Tarantola, Lisa Gelli, Giacomo Giovannetti, Danilo Sailor Danny Mancini, Moneyless, Tommy Gun Moretti, Raffaele Primitivo, Marco Puca.
L’installazione nasce quindi come riflessione e risposta alla dimensione vissuta da noi tutti in questa primavera di confinamento. Secondo l’artista e scrittore Oskar Barrile, che ha curato il testo di presentazione della performance, la Street Gallery di PopUp Festival è «una mostra all’aperto per riappropriarsi dello spazio civile, sociale, vitale, perduto durante la pandemia». La collocazione delle opere visive nella bacheche è di per sé una performance poiché queste, ancora secondo Barrile, sono «simbolo di quella comunicazione umana limitata e proibita negli ultimi mesi di lockdown», e contemporaneamente ci appaiono come «appositi spazi protetti, che non possono non richiamare al nostro immaginario le mascherine di protezione di cui tutti ora facciamo uso».
Oltre alla Street Gallery, PopUp Festival ha realizzato per il centro di Osimo un altro intervento artistico dalla forte carica visionaria e immaginifica, l’installazione della gigantografia di 7,25 x 10,40 metri con l’opera dei Broken Fingaz in piazza San Francesco, sull’impalcatura del cantiere dell’ex Cinema Concerto. L’intervento è un’anticipazione rispetto all’attesa opera site-specific nella hall dell’impianto di risalita Tiramisù, un restyling artistico che il collettivo israeliano creerà per PopUp Festival 2020. I Broken Fingaz sono ammirati a livello planetario per la propria arte dai connotati pop e globali, magici e sensuali, che attingono all’immaginario di Oriente e Occidente.
Le due nuove installazioni, la Street Gallery e la gigantografia dei Broken Fingaz, si vanno ad aggiungere all’intervento già creato da Giorgio Bartocci per PopUp Festival 2020, il dipinto murale su un capannone industriale, dal titolo “Self Protection. Architettura liquida nr. 10” oggi nitidamente visibile al km 309,5 della statale 16, di fronte a Decathlon. Anche questa edizione del Festival è curata dall’impresa creativa PopUp Studio, in co-progettazione e con il sostegno del Comune di Osimo e il cofinanziamento della Regione Marche. Con un programma d’eccezione che dal 21 luglio al 21 settembre vede protagonisti gli artisti internazionali Agostino Iacurci, Broken Fingaz, Giorgi Bartocci e Allegra Corbo, con installazioni ambientali permanenti e temporanee, pronte a sorprendere e a coinvolgere il pubblico nello spazio urbano. (Per il programma completo, www.popupfestival.it).