LA LETTERA/”Auser Osimo, una risorsa fondamentale per la città”
OSIMO – Pubblichiamo una lettera di una nostra lettrice. La testimonianza di un viaggio fatto venerdì scorso a Milano, nel primo giorno di lockdown della città meneghina. La signora è stata accompagnata dall’Auser per una importante visita medica. Le sue parole scritte che ci ha chiesto di pubblicare, vogliono essere un ringraziamento e allo stesso tempo una affermazione dell’efficienza e umanità dell’Auser.
“Osimo ha una risorsa preziosa e si chiama Auser. Ringraziare è il meno, non perché non sia giusto ma perché il grazie è limitare quanto questa associazione di volontari sia in grado di fare, e perché no di donare.
Racconto la mia storia recentissima, risale a qualche giorno fa, venerdì scorso.
Milano è lontana, la mia visita medica specialistica fissata molto tempo fa era meglio non fosse rimandata.
Milano viveva venerdì il primo giorno di lockdown, sarebbe stato indispensabile quindi portare con sé l’autocertificazione e osservare tutte le precauzioni possibili.
Ho chiesto all’Auser di accompagnarmi, non era affatto scontato che mi dicessero di sì in questa situazione, eppure mi hanno detto di sì.
Il mio accompagnatore era Mauro Gramuglia, coordinatore della associazione osimana e braccio destro del presidente Carlo Sorpino.
Ma anche in questo caso è riduttivo parlare di accompagnatore o autista, perché Mauro nel viaggio è stato tanto di più.
L’apprensione, la preoccupazione che spesso precedono chi si sottopone a una visita medica specialistica possono essere ben comprese.
Il mio accompagnatore ha, anche in questo frangente, giocato un ruolo importante. Sarà per quel carattere socievole, che credo nasconda spazi di inquietudine, sarà per il modo di accogliere, sarà per la piacevolezza della conversazione, un viaggio che poteva essere ben più stressante si è rivelato semplice, scorrevole.
Mauro è stato un compagno di via impagabile, un ‘jolly’ con la capacità di stemperare momenti di preoccupazione, come la sicurezza sia nella guida che nella situazione contingente, sia nella sensazione che sa infondere che tutto va per il verso giusto e che anche ci dovesse essere qualche intoppo è facilmente superabile.
Sia ben chiaro, parlo di lui perché è la persona che ho conosciuto e che mi ha accompagnato in una Milano deserta, vuota quasi spettrale, attraversata solo da sirene di ambulanze.
Ma credo che anche gli altri volontari non siano da meno. Credo che la ragione stia nella guida dell’Auser Osimo. Il presidente Carlo Sorpino ha fatto sta facendo e farà un ottimo lavoro non solo con l’organizzazione dei servizi cui i volontari sono chiamati, ma soprattutto nella scelta delle persone che lo affiancano nella gestione di un sevizio che ha nulla di scontato e molto di donato”.
Lettera firmata