LA LETTERA/I familiari di persone con disabilità scrivono al ministro Speranza e al presidente Acquaroli “DImenticati per i vaccini”
ANCONA – Una lettera al presidente della Regione Francesco Acquaroli, ma anche al ministro della sanità Speranza, al ministro della disabilità Stefani, ai massimi vertici della Regione, all’assessore regionale alla sanità Saltamartini. Un gruppo di familiari di persone colpite da disabilità chiede chiarimenti in merito ai vaccini che, secondo le previsioni, già dovevano essere state somministrate ai loro cari edi cui invece si sono perse le tracce.
Ecco la lettera
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Gentilissimo Presidente Acquaroli
a scriverLe è un gruppo di madri e padri con figli e figlie con disabilità della città di Ancona.
Abbiamo deciso inviarLe queste righe perché vorremmo dar voce e denunciare la situazione dei vaccini che ad oggi si è creata rispetto ai nostri figli.
A gennaio ci era stato detto che la maggior parte delle persone con disabilità sarebbero state vaccinate (con i vaccini adeguati) nella seconda fase che doveva partire a febbraio.
Oggi apprendiamo invece che verosimilmente prima di aprile nessuno dei nostri figli riceverà il vaccino.
Ci permetta di dire che siamo assolutamente delusi, arrabbiati ed allo stesso tempo molto preoccupati.
Sappiamo benissimo che anche per il Piano Vaccinale Nazionale noi (disabili, caregivers ed operatori della disabilità) eravamo “assegnati” alla seconda fase…ma così come la Regione Marche in altre situazioni ha recepito “personalizzando” una legge nazionale, perché in questo caso non ci si è accorti dell’errore?
Perché non avete potuto (speriamo non … “voluto”) modificare questo assurdo calendario delle vaccinazioni?
Tutto questo ci fa pensare che la questione non è stata per nulla presa in esame. Nessuno se n’è curato a quanto pare.
Non dobbiamo essere noi a spiegare che una persona con disabilità in base alla patologia che la affligge, presenta spesso una comorbilità e di conseguenza maggiore fragilità.
Non siamo noi a dovervi ricordare che una persona con disabilità intellettiva fa fatica ad autodeterminarsi ed esprimere i suoi bisogni…figuriamoci mantenere il “distanziamento”, utilizzare la mascherina (peraltro non obbligatoria per legge) e tutte le altre norme cosiddette anticontagio, esponendo così loro stessi e chi se ne prende cura, ad un rischio altissimo.
Sa che cosa vuol dire vivere con la paura che tu o tuo figlio potete ammalarvi da un momento all’altro a causa del Covid sapendo che nessuno dei due, se fosse, puó prendersi cura dell’altro?
a cosa vuol dire mandare un figlio con disabilità intellettiva in ospedale sapendo benissimo che con difficoltà qualcuno potrà essere in grado di gestirlo?
Avete tenuto chiusi i servizi dei quali usufruiamo per mesi con la motivazione di individuare la modalità più corretta per evitare il contagio.
Tutto questo ancora oggi ci costringe a farli frequentare a giorni alterni, causando una serie di problematiche gravi che colpiscono il benessere psico-emotivo dei nostri figli ed il nostro.
Ora che vedevamo nei vaccini una remota possibilità di tornare ad una normalità…scopriamo che ancora NON E’ IL NOSTRO TURNO.
Sappiamo che nel terzo aggiornamento nazionale del piano vaccinale dell’11 marzo 2021 è prevista la priorità per “portatori di disabilità gravi ai sensi della legge 104/1992 art.3 comma 3 e dei familiari conviventi, caregiver, ed addetti all’assistenza”, pensa che riuscirete a recepire almeno questa volta?
E, soprattutto con tempi celeri?
NOI SIAMO STANCHI, SFINITI.
CI SENTIAMO PRESI IN GIRO.
GLI ULTIMI DELLA FILA … COME SEMPRE.
Speriamo che le nostre parole servano a fare qualcosa, noi ci mettiamo la faccia fino in fondo.
Segue una lunga fila di nomi e cognomi.