Daniele Degano ancora alla guida della Prima squadra
OSIMO – Daniele Degano, 39 anni, sarà ancora l’allenatore del San Biagio che la prossima stagione militerà di nuovo in Prima categoria. Dopo l’ultimo anno e mezzo surreale, con il campionato sospeso e poi mai ripartito, il direttivo del San Biagio presieduto da Gianni Cecati ha voluto continuare la strada intrapresa con l’ex giocatore, tra le altre, di Ancona e Parma. Degano era stato tesserato nel dicembre 2019 per rinforzare la rosa del Galletto e, anche grazie a lui, prima della pandemia, la squadra era uscita dalla zona playout a febbraio 2020. Poi il Covid ha fermato la rincorsa e anche quando, ad agosto scorso, il San Biagio ha ripreso la preparazione in vista del campionato 2020/21, con Degano che da giocatore era stato promosso allenatore, l’avventura è stata bloccata sul nascere dal secondo lockdown.
Nella speranza che il prossimo campionato possa incominciare senza più imprevisti, per Degano quella con il Galletto sarà la prima avventura da allenatore, in un ambiente che già conosce e che ha sempre dichiarato di voler puntare su di lui per costruire un progetto a medio lungo termine. ontinuerà ad affiancarlo nel ruolo di preparatore atletico Luca Mosca e di coordinatore tra prima squadra e juniores Fabio Paoletti, osimano doc, che aveva allenato il San Biagio in Prima categoria proprio nei mesi di approdo di Degano nel centrocampo biancorosso, da dicembre 2019 a febbraio 2020..
Ecco le sue parole: “Non abbiamo avuto la possibilità, staff tecnico e calciatori, di continuare a vivere la nostra passione e raggiungere gli obiettivi prefissati, il proseguire l’avventura era un passaggio quasi naturale, perché –spiega Degano- di fatto non ho mai iniziato la mia esperienza di allenatore senza aver fatto nemmeno una gara ufficiale. Sono molto contento di restare qui, perché il San Biagio mi ha dato l’opportunità non scontata di allenare e mi trovo bene nell’ambiente, lavoriamo bene con il presidente e il direttore sportivo. Fermarci a ottobre, al momento di ricominciare, è stato davvero un grande dispiacere. La squadra era carica, le sensazioni erano molto positive, c’era una bella alchimia, ci stavamo allenando molto bene con riscontri soddisfacenti nelle amichevoli. Ora bisognerà ricominciare piano piano, continuando con certi concetti a cui tengo molto. Aspettative? Quelle dell’anno scorso, migliorarsi tutti insieme. Non sarà facile tornare in campo, un anno di stop è dura da gestire, specie per i calciatori che hanno un po’ di anni sulle spalle, serviranno lavori mirati, anche prima del normale, per riportare mente e corpo a lavorare di continuo, dovremo essere bravi noi dello staff a farli allenare con entusiasmo e divertimento”.
Infine un messaggio toccante: “E’ stato un anno difficile per me, vista la grave perdita (il papà Roberto morto a novembre, ndr). Ho sentito tanta vicinanza, della società e di tutta San Biagio, ho apprezzato molto e lo ricorderò per sempre. Spero di ricambiare con professionalità e riuscendo a fare quello che la gente si aspetta da noi. E’ stato un periodaccio, il calcio mi è mancato anche per questo, sarebbe stata una distrazione importante, ma questo percorso da riprendere spero mi darà nuove soddisfazioni, voglio raggiungere obiettivi e gioie, anche per lui che non c’è più, era il mio primo tifosi, voglio onorare bene il mio impegno anche per lui”.
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