Il coordinatore Usca Ginnetti: «Mi preoccupo di più dei casi che aumentano che del caso tamponi a Osimo Stazione»
OSIMO – Achille Ginnetti, capogruppo di Progetto Osimo Futura e coordinatore Usca (Unità speciale di continuità assistenziale), interviene sulle recenti polemiche per il caos tamponi ad Osimo Stazione. «Le attese in auto per effettuare il test molecolare nella postazione Usca allestita nel piazzale antistante la stazione provocano code e traffico fino alla Ss 16, per questo è necessaria la presenza della Polizia locale per regolare la circolazione.
Occorre però fare una riflessione- afferma il dottor Ginnetti-. I casi di positività al Covid stanno rapidamente aumentando e ad essere colpite sono tutte le fasce d’età, soprattutto, in questa nuova ondata, bambini e ragazzi. Dunque, diagnosticare al più presto la presenza del virus è importantissimo e prioritario rispetto alle esigenze dei gestori dei locali pubblici di Osimo Stazione». Il capogruppo di Progetto Osimo Futura parla della possibilità di trovare nella frazione uno spazio più grande ed adeguato dove poter effettuare i tamponi “drive through”. «Proprio in questi giorni Usca e coordinatori hanno proposto di spostare la postazione davanti ai locali della ferrovia ubicati più a nord. In questo modo le auto in coda non andranno ad intralciare il traffico sulla statale- spiega-.Vorrei far presente che da maggio-giugno l’Usca è stata fortemente depotenziata.
Attualmente il personale medico è più che dimezzato e non c’è nemmeno l’infermiere precedentemente messo a disposizione. Inoltre, la postazione “drive through” di Loreto è stata smantellata, quindi chi deve effettuare il tampone molecolare si reca ad Osimo Stazione. Vista la ripresa della pandemia l’Amministrazione Pugnaloni deve fare pressione sull’Asur affinché l’Usca di Osimo Stazione, che serve tutto il bacino a sud di Ancona, venga subito potenziata». Infine, conclude Ginnetti, «di fronte ad una problematica come quella del Covid, tutte le forze politiche dovrebbero fare proposte e non critiche fini a sé stesse che contribuiscono ad alimentare la sfiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni pubbliche».