IL SONETTO/Un altro componimento in versi di Argentina Severini, rime per una lettura di un periodo complicato
I medici sospesi sono tanti
Col pugno molto duro si va avanti
Tante migliaia ormai son positivi
Ma stanno a casa quelli negativi.
Ormai c’è solo una triste regia
Di far del male ad ogni anima pia.
Non è importante che tu sia sano
Conta soltanto che sia vaccinato.
E’ meglio che ti curi un positivo
Piuttosto che un novax che è negativo
E chi si importa se sei un infettivo!
Ormai l’impazzimento ha conquistato
Chi fa le leggi e chi ce l’ha mandato.
Il senno sarà mai più riconquistato?
[1] Alla data del 28 gennaio 2022 risultavano circa 40.000 tra medici-infermieri ed odontoiatri colpiti dal covid che non potevano lavorare in quanto positivi. Per tale motivo il governo ha avuto l’idea di tenere in corsia i trivaccinati asintomatici. Quindi il nostro legislatore ha tenuto e tiene a casa persone sane che non hanno mai contratto il covid e anche persone guarite che hanno costruito naturalmente gli anticorpi contro la malattia. Dovrebbero essere considerati un “patrimonio biologico” di primaria importanza, mentre sono stati costretti a lungo alla sospensione perché la legge impone l’obbligo. Quando uno stato è cattivo è anche ottuso e di fronte a tale duplice imperdonabile atteggiamento, non resta che sperare che il più presto possibile questo governo riprenda la strada di casa e liberi il paese dalla sua mefitica, putrebonda incapacità.
[1] E’ chiarissimo l’intento del decretatore: dare la colpa ai no vax rispetto ai problemi nelle corsie, mentre le operazioni saltano poiché mancano molti medici che hanno contratto il virus. Basterebbe far lavorare i medici sani, non vaccinati, guariti o no, perché quando c’è una guerra al fronte vanno coloro che sono in condizione di andare. Ma in Italia no, vige il sistema discriminatorio a prescindere, non si guarda ai bisogni, bensì all’applicazione delle leggi punitive, che dovrebbero essere contro i novax, ma che in realtà danneggiano tutta la popolazione.
[1] Quando l’illogicità la fa da padrona e anche il cittadino medio è travolto dalle regole pazze e le accetta, anzi le sostiene convintamente, si può solo sperare in un miracoloso effetto domino che all’improvviso parte per un qualche inceppamento del sistema generale e fa venir giù tutta l’impalcatura di carta. Impalcatura costruita in un castello ultraprotetto da spiragli di vento, ma per il quale basta veramente un soffio, un impercettibile battito d’ali di farfalla,
, per far precipitare tutto a terra. Intanto, con l’ultimo decreto in vigore dal primo aprile il personale medico rimane ancora costretto all’obbligo sino al 31 dicembre, quindi si continuano a procrastinare le scadenze precedentemente stabilite. Un vero incubo per tanti, troppi professionisti del settore.