La nuova corsa Adratica-Jonica Race a giugno e Marche Outdoor, le Marche puntano sul turismo sportivo
MILANO – Nello stand regionale della BIT 2022 a Fieracity Milano. E’ stata presentata oggi una nuova iniziativa legata al Bike nelle Marche : Adriatica Jonica Race che segnerà due delle cinque tappe nelle Marche , il 7 e 8 giugno prossimi: da Fano a Sirolo il 7 giugno e da Castelraimondo ad Ascoli Piceno l’8 giugno.
Con il campione del mondo Moreno Argentin, ideatore e organizzatore della corsa , l’assessore Guido Castelli che ha rivelato la sua grande passione per il ciclismo “un mondo in cui il professionismo produce reputazione e attenzione che vogliamo consolidare come asset strategico per il turismo”.
“Le Marche sono terra di grandi ciclisti – ha affermato Castelli – di campioni e di grande tradizione. Abbiamo voluto organizzare una serie di appuntamenti che riscuotono grande consenso tra gli amanti di questa disciplina: la tappa del giro d’Italia che si terrà a Jesi il 17 maggio dopo 25 anni, tre tappe della Tirreno Adriatico e dulcis in fundo, l’Adriatica-Jonica Race, appunto un’importante corsa promossa dal campione Moreno Argentin, che si inserisce in una stagione ciclistica – a giugno- trainata nella visibiltà da altre gare importanti e molto amate dagli affezionati del ciclismo.
Insomma ce n’è veramente per tutti i gusti. L’importante è tirar fuori la bici, oliarla e sudare un po’. “
Moreno Argentin ha detto di aver pensato di legare una corsa ciclistica alla promozione dei territori sotto tutti gli aspetti paesaggistici, culturali ed enogastronomici. Una corsa che si snoda su 700 km con 18 squadre e 150 atleti. Una produzione TV con 80 minuti che viaggeranno nei canali di 100 Paesi nel mondo Nelle Marche per i primi sopralluoghi – ha detto Argentin– ho potuto apprezzare il fascino dei paesini e la cultura dell’accoglienza.
“ Questa corsa – ha poi concluso Castelli – evoca nel suo percorso anche una strategia che vogliamo rilanciare, la Macro Regione Adriatico –Jonica . Un’idea di grande attualità che va rivalorizzata e pensata anche in termini di ponte verso l’altra sponda, e perché no un ponte che si potrà idealmente attraversare con la bici.”
Sempre nel cluster Bike, anche le novità di Marche Outdoor presentate da Guido Castelli, assessore Bilancio Regione Marche; Andrea Tonti – Bike Division cicloturismo; Rodolfo Massi – Massi Cycling cicloturismo; Chiara Ercoli – Responsabile Marche Outdoor
“Il progetto Marcheoutdoor nasce da lontano – ha sottolineato Castelli – ma abbiamo voluto ispirarlo e orientarlo secondo traiettorie importanti con nuovi investimenti.
Le Marche sembrano una regione fatta apposta per andare in bicicletta: sia il professionista, sia il dilettante che l’amatore trovano l’ambiente ideale che vogliamo rendere ancora più funzionale alle biciclette allestendo un sistema che vede già più di cento strutture recettive Bike-oriented, più di 50 officine che hanno aderito al progetto Marche Outdoor che è ciò di cui necessita un turista per poter dire ho fatto bene a portare la bicicletta nelle Marche.”
Tutti gli intervenuti hanno evidenziato che è un settore che genera fatturato da una fascia di turismo medio alto, perché un appassionato è disposto a spendere a cominciare appunto dalla bici. Il turismo Bike, inoltre, è trasversale a tutti gli aspetti delle economie turistiche territoriali, dal paesaggio all’enogastronomia, alla cultura. “Le Marche – ha detto Chiara Ercoli – sono la seconda regione più strutturata per il settore Bike nonostante i tempi relativamente brevi in cui è stato lanciato come cluster e contiamo di recuperare ulteriori posizioni.”
Attraverso questo progetto la Regione Marche, ha individuato nel cluster del turismo lento e dell’outdoor le attività da incentivare sul nostro territorio in considerazione del forte incremento del settore a livello europeo e della perfetta vocazione a cui la nostra regione si presta. “Marche Outdoor” ha rinnovato e trasformato completamente il Network sull’outdoor (bike, trekking, nordic walking, cammini, ecc.) puntando su livelli qualitativi superiori e di eccellenza per rispondere in modo adeguato alle necessità dei turisti dell’ “open space” sempre più esigenti nella fornitura di servizi di alta qualità.
Il progetto “Marche Outdoor” è un sistema di rete strutturato fatto sia di percorsi tematici e georeferenziati, sia di strutture di accoglienza specializzate integrata da accompagnatori e servizi dedicati agli amanti della bicicletta, nonché di strumenti che consentono di accedere facilmente e rapidamente a tutte le informazioni e servizi.
“Il settore Bike – ha concluso Castelli – insieme ad altre è anche un’altra forma di focalizzazione sulle aree interne e su come il turismo rappresenti uno strumento fondamentale per ridare forza e visibilità anche alle aree interne colpite dal sisma. Non è un caso che 4 località vocate agli sport invernali, Castel Sant’Angelo sul Nera, Sarnano Bolognola e Ussita, abbiano voluto siglare un patto, suffragato da uno studio di fattibilità dalla Politecnica delle Marche, per il quale la Regione Marche ha stanziato tanti fondi per il recupero degli impianti scioviari di queste quattro stazioni sciistiche.
Insomma la neve può ancora costituire attrazione per le Marche e siamo qui a Milano per testimoniarlo e per essere all’altezza di questa missione che può sembrare difficile ma è assolutamente praticabile: ridare futuro alle aree del cratere con ogni strumento possibile.”