Campetti malridotti Pugnaloni risponde a Simoncini “Custoditi e ben tenuti, in arrivo manutenzione straordinaria”
OSIMO – Non è vero che i campetti polivalenti disseminati sulla città di Osimo siano abbandonati, incustoditi, maltenuti, vecchi.
Il servizio custodia e manutenzione e verde dei campetti è di competenza della Osimo Servizi che anche negli ultimi giorni ha svolto interventi di manutenzione per renderli fruibili all’utenza.
Dei tanti campetti sul territorio comunale alcuni vengono direttamente gestiti dalla Osimo Servizi nella loro custodia e manutenzione, altri vengono affidati ad associazioni che se ne occupano, tutti comunque hanno la Osimo Servizi come società di riferimento.
In una lunga dichiarazione il sindaco di Osimo Simone Pugnaloni chiarisce queste notizie rispondendo all’attacco del consigliere di minoranza Stefano Simoncini.
“Con una spesa a bilancio comunale di circa 30mila euro – ha detto Pugnaloni – la Osimo Servizi ha affidato la custodia a personale addetto per i campetti sopra la chiesa della Sacra Famiglia, quelli tra via De Gasperi e via Martin L.King, quello del Borgo dietro la scuola elementare, quello della Misericordia e quello di via Tonnini sempre in zona Sacra Famiglia. Per gli altri campetti polivalenti comunali è stato sottoscritto un accordo per sola la custodia con alcune associazioni del luogo, mentre la gestione resta anche qui in capo alla Osimo Servizi, come per Santo Stefano, Aspio e Osimo Stazione”.
In più stanziamenti in bilancio per la manutenzione straordinaria di alcuni di essi “L’amministrazione comunale a bilancio prevede di investire nella loro manutenzione straordinaria, consapevole che alcune strutture sono particolarmente logorate, come Santo Stefano, mentre altre necessitano di interventi più semplici e di sostituzione attrezzature. Un primo stanziamento di 100.000 euro è impegnato nel bilancio 2022 ma con l’avanzo di amministrazione 2021, che sarà applicato a luglio, la somma potrà essere integrata per la messa in sicurezza di queste strutture preziose per la comunità. Proprio per questo ci si appella al senso civico di tutti i fruitori, per non rendere vano l’impegno di denaro pubblico”.