Tavola rotonda FdI “Infrastrutture per Ancona”
ANCONA – Parte da Torrette la corsa di Fratelli d’Italia per le elezioni amministrative comunali di Ancona del prossimo anno e l’incipit alla campagna elettorale per la conquista del comune dorico non poteva che partire dall’esame dell’attuale immobilismo infrastrutturale, dovuto alle passate e presenti amministrazioni PD.
FdI, infatti, non vuole affrontare questo percorso da sola ma appunto vuole partire dal necessario e fondamentale confronto con le categorie e le professioni, conscia che l’apporto dell’Ancona che lavora e dei professionisti del merito, sia determinante per la resurrezione economica, politica e sociale di tutti gli anconetani.
Come sottolineato dal Capogruppo FdI in Regione Marche, Carlo Ciccioli, nei saluti iniziali, dopo gli storici “periodi d’oro” del capoluogo dorico e soprattutto del suo porto (età traianea, pentapoli marittima, stato pontificio) è ora per Ancona di risollevarsi e di riprendere il suo ruolo guida nelle Marche e nell’Adriatico centrale, questo obiettivo passa soprattutto per le infrastrutture.
Il Commissario comunale di Ancona e consigliere regionale FdI Marco Ausili ha quindi fatto partire i lavori, moderati dal giornalista Luca Guazzati: si sono succeduti interventi di assoluto spessore che hanno proposto un quadro dettagliato di questo scenario di rinascita, in funzione dei vari aspetti di pertinenza degli oratori: tecnico, commerciale, industriale e politico.
L’Ing. Alberto Romagnoli, presidente dell’Ordine degli Ingegneri, ha ricordato ai presenti come il Comune di Ancona non sia mai intervenuto nemmeno in fase di presentazione pubblica, al progetto da loro redatto per l’arretramento della Ferrovia, investimento di 10 miliardi di euro che è stato per fortuna preso in carico dalla Regione Marche; la necessaria valorizzazione delle tratte ferro – acqua in armonia con il tessuto urbanistico è stato invece auspicato da Viviana Caravaggi presidente dell’Ordine degli Architetti.
I Presidenti delle Confederazioni intervenuti, Paolo Longhi della Confartigianato, Michele Zannini ed Andrea Morandi della Confcommercio e Massimo Santini della CNA, con una sola voce hanno descritto una situazione di assoluto immobilismo infrastrutturale, come l’uscita dal Porto (il famoso “l’ultimo miglio”) ferma da tempo immemore, per non dire dei necessari lavori di adeguamento delle sue opere a terra e del dragaggio, ormai non più rinviabili visto l’apporto del turismo crocieristico che può ridare fiato al commercio anconetano e la prospettiva di Ancona come “ponte” dall’Adriatico al Tirreno ed oltre per le merci provenienti dai mercati orientali, messa oggi a serio rischio per la concorrenza del porto ravennate.
Ma la richiesta maggiore delle Confederazioni è quella del necessario raccordo Porto/Interporto/Autostrada/Ferrovia/Aeroporto, in modo che finalmente Ancona sia veramente collegata in maniera intermodale alla Quadrilatero e possa far viaggiare merci e persone dal capoluogo alla direttiva anche est-ovest che ad oggi sconta un drammatico ritardo.
Infine l’intervento dell’Assessore alle Infrastrutture della Regione Marche Francesco Baldelli ha sottolineato come la prospettiva della crescita del nodo viario/portuale del comune dorico sia essenziale anche per lo sviluppo economico di tutto il territorio marchigiano, al contrario della politica del PD che tende all’isolamento ed alla crescita di una sola parte della Regione, nello specifico il pesarese “allineato a sinistra”, perfetto esempio della politica isolazionista e personalista che il PD ha perseguito nella sua occupazione di Palazzo Raffaello e che non ha permesso la crescita armoniosa e fruttuosa del tessuto economico dorico e marchigiano.
Fratelli d’Italia quindi inizia da qui, dalle Infrastrutture che portano lavoro e benessere agli anconetani ed ai marchigiani, la corsa alla conquista del capoluogo dorico che merita ben altro destino di quello sopportato fin qui.