Soroptimist Ancona taglia il nastro del mezzo secolo e festeggia con Una stanza per accogliere le vittime di violenza in Questura e un libro
ANCONA – Una nuova “Stanza tutta per sé” per la Questura di Ancona e un libro che ripercorre la storia del Club sono il modo migliore per celebrare i 50 anni del Soroptimist di Ancona.
“Un bel traguardo e motivo di grande orgoglio per tutte noi che ci siamo costantemente impegnate nel perseguimento di obiettivi di profondo valore etico e sociale, in armonia con i principi del Soroptimist International” sottolinea la presidente Antonella Daniele in vista di sabato 24 settembre quando, ad Ancona, sarà inaugurato un nuovo spazio per raccogliere le loro denunce delle donne vittime di violenza o atti persecutori. Si tratta di uno spazio ideato con arredi confortevoli e tonalità pastello, pensato appositamente per accogliere e proteggere, assistere e agevolare le richieste di aiuto.
Per il Soroptimist Club di Ancona è la terza Stanza dopo quella al Comando Provinciale dei Carabinieri alla Montagnola, inaugurata nel 2016, e quella della Polizia Postale alla Baraccola aperta lo scorso 8 marzo. Sempre il 24, alle 18 all’NH Hotel, è prevista invece la presentazione del quinto volume del libro “I nostri primi cinquant’anni”, scritto da Rosa Brunori Ciriaco.
“Cinquant’anni sono per un club service un bel traguardo: i progetti ideati, le attività svolte, gli obiettivi raggiunti, le relazioni fra le socie e con le persone che hanno partecipato al suo percorso hanno accompagnato molti anni della vita delle socie stesse e contribuito alla loro crescita personale” spiega l’autrice. La pubblicazione segue quella del quarantennale, edita nel 2012, a firma della stessa Brunori Ciriaco con Fernanda Santorsola – socia fondatrice del Club – e ripercorre l’ultimo decennio attraverso attività, iniziative e service portati avanti sotto le presidenze di Ilse Langer, Anna Maria Perdon, Maria Luisa Martinuzzi e Antonella Daniele tra il 2012 e il 2022. “Questo libro – conclude la presidente Daniele – testimonia l’impegno del Club di Ancona nel perseguire obiettivi di profondo valore etico-sociale con il coinvolgimento di tutte le socie poiché i risultati più importanti si conseguono lavorando tutte insieme”.
Fondato nel 1972 grazie all’impegno di Elena Segre Fuà, quello di Ancona è il 45° dell’Unione italiana. Nel nuovo volume la sua storia riparte da una celebrazione simile a quella che si vedrà sabato 24 settembre con la presentazione del libro del Quarantennale e l’apertura di un’aula protetta per i minori presso il Tribunale di ancona. Cinquant’anni passati al servizio di chi ha bisogno e per il miglioramento della società.