Copagri, Bernardini incassa il secondo mandato
ANCONA – Giovanni Bernardini raddoppia e si appresta ad affrontare il suo mandato bis. Quattro anni ancora alla guida della Copagri Marche nella veste di presidente. Una elezione all’unanimità, il lavoro di questi ultimi anni lo ha premiato, tanto da vedere confermata senza ombra di dubbio la sua candidatura a rappresentare il mondo agricolo legato all’associazione.
Giovanni Bernardini raddoppia e si appresta ad affrontare il suo mandato bis. Quattro anni ancora alla guida della Copagri Marche nella veste di presidente. Una elezione all’unanimità, il lavoro di questi ultimi anni lo ha premiato, tanto da vedere confermata senza ombra di dubbio la sua candidatura a rappresentare il mondo agricolo legato all’associazione. Ospiti d’onore al tavolo dei relatori del IV Congresso Regionale Copagri Marche svoltosi alla Mole Vanvitelliana, Museo Omero, mercoledì scorso, il presidente nazionale Copagri Franco Verrascina, il suo vice Alessandro Ranaldi, il presidente provinciale Stefano Brocani ai quali si è aggiunta l’assessore all’agricoltura della Regione Maura Malaspina. Toccati molti punti dal presidente uscente nella relazione che ha suscitato l’interesse della platea. Temi attualissimi, alcuni “in divenire”, sui quali sono poi tornati sia i relatori che gli ospiti che l “base” dell’associazione in un dibattito pacato, costruttivo e per questo denso di contenuti. Argomenti sviscerati unanimemente dai tanti opliti legati al mondo agricolo ma anche a quello istituzionale, con apporti significativi a seconda del ruolo ricoperto dal relatore. Densa di argomenti e spunti per il prossimo mandato, ma anche sfide, la relazione del presidente Bernardini, apprezzata e salutata alla fine da un applauso compatto. Temi condivisi, problemi sentiti, argomenti da pianificare insieme alle forze politiche nelle prossime settimane, nei prossimi mesi. Le sofferenze del settore: la difficoltà di accesso al credito che di fatto ingessa hi vuole iniziare o ampliare, i giovani in agricoltura una risorsa sulla quale investire per il futuro. Le proposte he dovrebbero essere prese in considerazione: un’azione sulla leva fiscale e contributiva per i primi 5 anni dall’insediamento, la razionalizzazione nell’accesso al fattore produttivo terra, non essendo più il tempo di cadere nella speculazioni edilizie, reare le condizioni per un effettivo collegamento tra la produzione agricola e il mercato, individuare una sorta di bonus che possa favorire le strutture che son riuscite realmente a fare aggregazione economica e riescono a superare il gap costituito dalla frammentazione produttiva. Non ultima, e alla quale sono stati dedicati anche altri interventi, la Pac, la politica comunitaria agricola. Un clima di serena ma allo stesso tempo risoluta volontà di fare, in vista sia del futuro immediato o a medio termine dell’agricoltura che dello stesso Expo, tema trattato dal presidente nazionale Verrascina. Un Expo che potrebbe essere, se ben costruito per la Regione Marche ma non solo, una grande opportunità per il made in Italy e in Marche. L’impressione del Congresso è di una assise dove una linea comune di strade da percorrere viene condivisa da tutti. Un linea insomma di grande comunanza di idee, magari con il predominio di quella tematica piuttosto che di quell’altra sulle quali insistere. Un clima nel quale lavorare per il bene comune e per ottenere migliorie nel settore sembrano essere le parole d’ordine. Soddisfazione per Bernardine che incassa questo risultato di elezione all’unanimità, complimenti e ringraziamenti, altri quattro anni da “vivere” intensamente, con sfide importanti e un’agricoltura da sviluppare ancor di pi