Copagri, sì allo sviluppo del biologico
FERMO – “Il biologico di Copagri ed Agrinsieme” è stato il tema del convegno voluto da Copagri, Cia, Confagricoltura Alleanza delle Cooperative italiane settore agroalimentare, Legacoop agroalimentare, AGCI Agrital, Confcooperative Fedagri, all’interno della cornice di Tipicità al Fermo Forum.
FERMO – “Il biologico di Copagri ed Agrinsieme” è stato il tema del convegno voluto da Copagri, Cia, Confagricoltura Alleanza delle Cooperative italiane settore agroalimentare, Legacoop agroalimentare, AGCI Agrital, Confcooperative Fedagri, all’interno della cornice di Tipicità al Fermo Forum. Biologico attuale e futuro, che significa quale sia la fotografia del settore a oggi e quale potrebbe essere nell’immediato o medio futuro. Ed è una fotografia nitida e soddisfacente, sia pure con qualche “ritocco” da fare. Il bio in Italia, nelle Marche soprattutto, si è conquistato uno spazio importante. Gli agricoltori hanno creduto nella coltivazione biologica, hanno fatto i propri investimenti, stanno raccogliendo i frutti di quella scelta. I dati emersi dal convegno sono senza dubbio confortanti. Per la Copagri, il presidente regionale Giovanni Bernardini, oltre ad annunciare che di lì a poche ore ci sarebbe stato il quarto e decisivo incontro di partenariato con la Regione e le altre realtà associative chiamate al tavolo delle trattative per disegnare i prossimi anni dell’agricoltura e dell’economia marchigiana, ha strutturato il suo intervento sul tema bio e programmazione, correttivi da inserire. Ma ha anche voluto parlare della indispensabilità di rendere più accessibile l’iter burocratico farraginoso che oggi gli agricoltori, anche nuovi che si approcciano al settore, devono fronteggiare. Su quanto discusso al tavolo insieme alla Regione, Bernardini propone qualche accorgimento, una revisione di qualche “passo” di quanto delineato, che renda più equilibrato il beneficio per tutto il settore agricolo, anche per quello biologico. Un ambito quest’ultimo, nel quale “Copagri ha creduto in passato, continua a credere e sostenere per il futuro”, ha sottolineato il Presidente. I dati delle risorse economiche future sono interessanti, dati forniti dall’assessore regionale all’agricoltura Maura Malaspina, gradita ospite del convegno. Per la nuova politica dedicata all’agricoltura saranno a disposizione 538 milioni di euro, ben 55 milioni in più rispetto al passato arriveranno nella nostra Regione grazie agli impegni mantenuti con l’Unione Europea e al lavoro svolto. I numeri parlano chiaro: la vendita del biologico ha registrato più 10% in alcune aziende, ma altre hanno raggiunto anche il 30% e un 60% in più per alcuni prodotti. Nell’ambito del convegno sono stati poi toccati altri punti, a volte nevralgici del mondo bio. Dalla difficoltà a fare aumentare la quantità disponibile sul mercato, a fronte di un consumo in crescita nonostante i tempi di crisi, alla certificazione di qualità, a tutto vantaggio e delle aziende e del consumatore. E si è parlato di Ogm, di filiera e della sua gestione razionale ed “economica”, in grado di ottimizzare costi e ricavi. Importanti i contributi che i relatori Francesco Torriani del Consorzio Marche Bio, Evasio Sebastianelli direttore della Cia Ancona, Augusto Congionti Presidente Federazione Nazionale Agricoltura Biologica, il tecnico certificatore Gianluca Calviello dell’IMT, Bruno Sebastianelli Presidente di La Terra e il Cielo.