Parole scritte, Nadia Nunzi racconta l’introspezione e rispetto per le donne
Come avrete già capito su queste pagine ci sarà spazio per tante forme d’arte e non soltanto per la musica, quindi questa settimana vi presentiamo una scrittrice “della Marca” e due suoi lavori.
NADIA NUNZI, marchigiana, ama trasmettere emozioni attraverso la scrittura fin da bambina.
Dopo aver esordito con il romanzo breve “Occhi di Cielo&Stelle”, edito dalla casa editrice Lettere Animate, si dedica alla stesura di due testi autobiografici di particolare spessore dove tratta il tema della violenza contro le donne.
“Ti amo anima mia”, (uscito con lo pseudonimo di Najaa), pubblicato nel 2014 dalla casa editrice Psiconline e “Stavolta scelgo me”, pubblicazione indipendente, che viene alla luce ad agosto 2017 come completamento
della precedente narrazione.
Queste due opere sono l’esatta fotografia di chi riesce a uscire dalla morsa ignobile della possessività malata o meglio delinquenziale che un uomo è capace di “donare”.
Il primo è il percorso verso il buio profondo, anelli di una catena che si compone man mano con colori sempre più scuri e netti ma che inizia tra le luci sfavillanti di un amore che l’autrice sente essere quello della sua vita. Mille sfaccettature di sé, dell’altro, delle situazioni che man mano si verificano associate a una introspezione che diventa sempre più profonda che sarà poi il punto di partenza verso la denuncia e la risalita verso la luce.
Il secondo è un viaggio introspettivo che scava fino al passato verso un ritorno alle origini. È il dialogo che ciascuno di noi potrebbe fare con i propri mostri interiori. Con le cose scomode che ci albergano dentro e che ci trasciniamo appresso per paura di affrontarle. Quelle che se non liberiamo rischiano di corroderci l’anima per sempre. Scene di vita in sequenza che analizzano i meccanismi che portano alla dipendenza emotiva, attraverso le proprie mancanze, per una reale rinascita e per una ricostruzione funzionale, non solo della propria vita, ma anche e soprattutto del proprio essere.
Letti i due libri ho voglia di fare qualche domanda all’autrice:
Nadia da cosa è uscita la voglia o l’esigenza di scrivere questi due libri?
Sicuramente dal bisogno di riprendere in mano la mia vita, esorcizzando il dolore e dandomi la possibilità di osservarmi da più punti di vista: uno interiore e un altro esterno, come se la storia non mi appartenesse. La mia è stata una scrittura terapeutica, indubbiamente con il primo testo, molto più istintivo e crudo rispetto il secondo. E poi ho sentito giusto per me, come primo step, ripartire da una delle cose più importanti della mia vita, che è appunto la scrittura, e che mi era stata strappata via insieme a tutto il resto.
La pubblicazione è il valore aggiunto per lasciare una traccia, magari utile, ad altre donne.
Che cosa o chi ti è stato d’aiuto per uscire dal vortice buio e ritornare poi alla luce?
Il primo passo per tirarmi fuori dal buio è stato decisamente il mio, perché senza una presa di coscienza e un’azione che parte dalla propria volontà, difficilmente se ne esce. Poi ho avuto il sostegno dei miei genitori – ai quali regalo non a caso la mia dedica – che nonostante il dolore e il disagio di una situazione da gestire, molto più grande di loro, non mi hanno mai abbandonata. Poi, la scrittura, come ho già detto, e anche la danza orientale, che mi ha aiutato a far pace con il mio corpo offeso e a ricominciare da piccoli gesti dimenticati, come per esempio a sorridere. E di certo a smettere di tenere lo sguardo basso come mi imponeva ‘lui’.
Secondo la tua opinione a volte le donne sbagliano e se Sì, in cosa?
Molte donne dovrebbero imparare sicuramente a farsi rispettare di più e a piegarsi di meno al volere dell’altro. Dovrebbero smetterla di fare scelte per la paura di restare da sole. Ascoltare il proprio istinto che è molto più rivelatore di tanti battiti del cuore e di certo a valorizzarsi. Le donne hanno una grande forza ma spesso la dirigono nel senso sbagliato, si adoperano a salvatrici per poi finire negli abissi. E lo dico, senza colpevolizzare, né giudicare, ma con la voce affettuosa di chi ha imparato cose fondamentali dai propri errori.
Con quale spirito affronti oggi la vita e le relazioni con il mondo maschile?
La affronto con la voglia di star bene e dando priorità a me stessa come ho fatto decisamente troppo poco in passato. Sono divenuta sicuramente molto selettiva, nei rapporti in generale (non solo in quelli maschili) perché ho capito il mio valore e amo proteggerlo. Ho una percezione nuova di me che mi piace molto e questo mi fa vivere in uno stato di potente serenità perché so che alcune dinamiche non mi riguardano più e nemmeno un certo tipo di persone. Dove c’è mancanza di rispetto non ci sono (più) io.
Per quanto riguarda le relazioni credo che, oltre alla violenza, là fuori ci sia anche tanto amore, e sono pronta ad accoglierlo, con quella consapevolezza in più, però, che fa la differenza.
Ti senti di dare un consiglio a chi purtroppo si può trovare nelle tue stesse condizioni?
In questi anni ho imparato che non si possono dare reali consigli o forse che preferisco non darne, perché ognuno ha la sua storia personale e il proprio modo di reagire. Posso dare il mio punto di vista e lo faccio attraverso la mia testimonianza, che credo includa già tutto ciò che di utile si possa prendere, se si vuole, per capire certe dinamiche e anche per tirarsi fuori da situazioni analoghe (o quantomeno provarci).
Reagire con forza, con fermezza e determinazione per uscire “sane” da certe dinamiche ignobili è fondamentale però, c’è anche da sollecitare il mondo politico affinchè modifichi velocemente la legislazione creando strumenti e mezzi certi di protezione nei confronti di chi ha bisogno d’ aiuto nonché adegui le pene da infliggere.
Esiste un progetto di legge sull’ omicidio d’ immagine che aspetta di essere messo in calendario…..
Che la violenza di genere non sia solo una passerella per campagne elettorali ignobili allo stesso livello di chi compie violenza, ma che si lavori assiduamente con l’ urgenza, la serietà e la determinazione necessaria per cancellare questo figlio ignobile della nostra società.
Foto Rossano Tozzi
Cristiano Casoni
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“Stavolta scelgo me” : http://amzn.to/2isihIZ
Sito web: http://nadianunzi.wixsite.com/nadianunzi
Pagina Autrice: https://www.facebook.com/NadiaNunziOfficial/inbox/
Si ringrazia per la foto dell’articolo.