Accordo sull’ex Concerto approvato ieri inconsiglio, ma non tutti sono d’accordo e promettono battaglia
OSIMO – Nell’ottica dell’investimento sul binomio turismo – cultura, che ha visto aumentare in modo esponenziale le presenze in città negli utlimi due anni, intendendo con quest’ultima anche anche le straordinarie potenzialità archeologiche di epoca romana, il consiglio comunale di ieri sera ha approvato l’atto di indirizzo sul futuro accordo di programma con l’Ordine dei Frati Minori Conventuali del santuario di san Giuseppe da Copertino. Quelli riportati sotto sinteticamente i punti dell’accordo:
1) il Comune incasserà 550.000 euro da investire sul territorio
2) i frati realizzeranno una sala auditorium/proiezioni con capienza fino a 99 posti, che rimarrà di proprietà comunale, a costo zero.
3) i frati, connesso alla sala auditorium, realizzeranno il polo bibliotecario francescano più grande del centro Italia, che ospiterà oltre 150.000 volumi
ed una mediateca aperti al pubblico;
4) le spese progettuali dell’intervento integrato, come descritto ai punti 2 e 3, saranno interamente a carico dei frati (circa 150.000 euro) .
2) Nelle intenzioni dell’amministrazione comunale, dunque, come già emerso nei mesi precedenti, l’intenzione di creare un nuovo polo culturale, un nuovo luogo di aggregazione per giovani, adulti ed anziani, un utilizzo a costo zero per tutti per fare cinema, musica, arte e spettacolo. E poi una biblioteca, fra le piú importanti in Italia nel suo genere, che sarà un luogo di meta turistica per visitatori occasionali e studiosi, un patrimonio librario a servizio di tutti gli studenti della città e non solo.
Una soluzione e programmazione che però non lascia soddisfatti tutti. Tanto che parte di popolazione impegnata politicamente e socialmente nella vita cittadina si oppone al progetto. Si legge infatti nel commento di Argentina Severini, condiviso da parti politiche trasversali, che “Lo scempio è consumato, ma non tutto è perduto. Lo spettacolo di ieri in consiglio sera è stato indegno: sentire dire che ‘quando si sta da questa parte è diverso’, significa dichiarare di aver sbagliato tutto ciò che era stato portato avanti quando si sedeva nei banchi dell’opposizione. Tutti sanno che ieri si poteva procedere diversamente e che la sala cinematografica si poteva salvare per intero, mentre la maggioranza ha deciso di cedere i 3/4 della cubatura del cinema ai francescani che ricaveranno i loro bei spazi per realizzare l’area ospitalità. Ma fa comodo parlare della megagalattica biblioteca che dovrebbe portare tanto turismo, ma della quale… guarda un po’, in Ancona nessuno se ne è accorto. E tutto ciò per 4 soldi, con un accordo di programma che blinda prezzo e acquirenti. Con una regolare gara si sarebbe potuto guadagnare anche un solo euro in più e per questo il danno erariale è grosso come una casa. Rimangono solo le vie legali”