Acqua pubblica…o interessi privati e di bottega?
Il coordinamento marchigiano del movimento Acqua Bene Comune torna su un argomento assai caro che segue ormai da tempo per aggiornare sulle ultime novità
ANCONA – Alla fine l’Assemblea d’Ambito Territoriale Ottimale 3 (Marche Centro – Macerata) ha partorito
ieri quel “mostricino” idoneo soltanto a portare dritta dritta l’acqua sul mercato!
Si potrebbe pensare che questo sia il prodotto della negligenza dei Sindaci dei Comuni capofila delle Società Operative che negli anni non hanno saputo metterle d’accordo e fonderle nella
gestione del servizio idrico integrato. Che non hanno costruito una soluzione realmente compatibile con normativa e giurisprudenza vigente; una “forma blindata” -terminologia utilizzata nel dibattito
svoltosi ieri in assemblea- tale da scongiurare la bocciatura degli Organismi di vigilanza e regolazione ed i ricorsi di operatori privati fortemente interessati a quello che, dal loro punto di vista, è il “business dell’acqua”. Ma forse non si tratta solo di questo…
La proposta (cosiddetta proposta Parcaroli) che a maggioranza hanno ieri approvato è infatti tutt’altro che “blindata”; …e dire che l’avvocato incaricato dall’AATO di formulare un parere legale
è venuto di persona, da Monza, per spiegare a voce tutti i punti a vario titolo suscettibili d’impugnazione e già precedentemente evidenziati “nero su bianco” agli atti dell’assemblea; suggerendo anche quale linea occorre seguire per un approdo al gestore unico in “forma blindata”, appunto…. se questa è la reale volontà al di la delle parole.
Come se non bastasse, prima della votazione, è stata anche data lettura di una recente “lettera di monito” con la quale l’AGCM (antitrust) sottolinea alcune particolari incompatibilità dell’attuale
frammentato quadro della gestione (richiamando al loro superamento “in merito ai futuri affidamenti”), fra cui la rilevante presenza di un azionista privato nel capitale sociale di ASTEA che
andrebbe assolutamente liquidato.
Come denunciato anche nel nostro precedente comunicato stampa la proposta Parcaroli, approvata ieri, sembra invece fatta apposta per mantenere l’attuale assetto delle proprie società multiservizi,
incurante della non più ammissibile frammentazione, con la scontata conseguenza di far saltare ogni
possibilità di mantenere l’acqua in mano pubblica.
Di fronte a tutto ciò è oggettivamente difficile pensare che possa trattarsi solo della suddetta negligenza … non vorremmo che la prospettiva abbracciata dai “Sindaci capofila” all’insaputa degli
altri sia quella, in caso di probabile naufragio, di vendere i propri asset nei servizi pubblici locali a chi vincerà la gara per l’affidamento del SII… magari per coprire qualche buco di bilancio e fare cassa per feste, fiere e propaganda.
Alla comunità degli utenti del SII in ATO 3 non resta che sperare che l’organo dell’AATO responsabile delle preliminari verifiche tecniche giuridiche relative alla proposta ieri approvata
abbia l’autorità necessaria per bocciarla in tempi brevi. Macerata 8 Marzo 2024
Info e contatti: coordinamentomarcheabc@gmail.com
Coordinamento marchigiano del movimento per L’acqua Bene Comune