Addio al professor Rossano Graciotti, uomo di cultura e di gran cuore
OSIMO – Se n’è andato improvvisamente, senza dare segnali. Rossano Graciotti, il professor Graciotti, come era conosciuti in città, si è spento ieri notte all’ospedale di Torrette dove era ricoverato dal venerdì precedente. Un malore giovedì sera che sembrava essere una semplice influenza ha rivelato poi una patologia ben più seria, tanto da richiedere l’intervento chirurgico d’urgenza da parte dei medici di Ancona. Una lieve ripresa cui ha fatto seguito l’aggravarsi delle sue condizioni. Posto in coma farmacologico in un ultimo tentativo di salvarlo il professor Graciotti non ce l’ha fatta. Classe 1951, uomo di grande cultura ma segnato da diverse malattie e dalla vita. La sete di cultura in Rossano non era mai sopita, continuava a seguire programmi culturali, tenersi aggiornato, oltrepassare sempre nuovi confini. La sua carriera scolastica l’ha passata soprattutto a prestare sostegno agli alunni che ne avevano bisogno. Chi lo ha conosciuto ne ricorda la grande cortesia, un uomo d’altri tempi
OSIMO – Se n’è andato improvvisamente, senza dare segnali. Rossano Graciotti, il professor Graciotti, come era conosciuti in città, si è spento ieri notte all’ospedale di Torrette dove era ricoverato dal venerdì precedente. Un malore giovedì sera che sembrava essere una semplice influenza ha rivelato poi una patologia ben più seria, tanto da richiedere l’intervento chirurgico d’urgenza da parte dei medici di Ancona. Una lieve ripresa cui ha fatto seguito l’aggravarsi delle sue condizioni. Posto in coma farmacologico in un ultimo tentativo di salvarlo il professor Graciotti non ce l’ha fatta. Classe 1951, uomo di grande cultura ma segnato da diverse malattie e dalla vita. La sete di cultura in Rossano non era mai sopita, continuava a seguire programmi culturali, tenersi aggiornato, oltrepassare sempre nuovi confini. La sua carriera scolastica l’ha passata soprattutto a prestare sostegno agli alunni che ne avevano bisogno. Chi lo ha conosciuto ne ricorda la grande cortesia, un uomo d’altri tempi, quella gentilezza mista a cordialità che ti fa sentire subito a tuo agio. Gli occhi velati da una leggera tristezza, solo chi gli voleva veramente bene sapeva leggere dietro quello sguardo. La vita gli aveva risparmiato poco. Da tempo aveva combattuto con diverse patologia, si era sottoposto a numerosi interventi e ne era uscito indebolito nel fisico ma forte nella volontà, una volontà che ancora pochi giorni fa lo faceva parlare di nuovi progetti, per le scuole, per i ragazzi, per fare amare loro la cultura. Non era insolito sentirlo declamare a memoria intere poesie di Leopardi, interi canti della Divina Commedia. Aveva avuto anche un passato di fotografo di qualità, Più di una mostra era stata allestita a Osimo, fino a che la vista glielo aveva consentito. Grande amico dell’ essere umano, gli amici lo ricordano per la disponibilità ad aprire la porta a chi si trovasse in stato di bisogno. Faceva parte anche del direttivo della Società Operaia dove era usuale incontrarlo a pranzo. Lascia un grande vuoto culturale a Osimo e nei cuori di chi lo ha conosciuto. I funerali domani alle 15 alla chiesa della Misericordia.