Al lavoro per garantire il rientro in aula a settembre. Sindaco, assessore Andreoli e dirigenti scolastici al tavolo di programmazione
OSIMO – Non è ancora finita la scuola e già l’amministrazione comunale di Osimo si è attivata pensando al rientro di settembre.
Un ritorno a scuola con qualche certezza, specie sulle misure da adottare e la consapevolezza di dover tenere sempre in
primo piano i distanziamenti di sicurezza, ma che lascia ancora molti punti di incertezza. Specie pere quanto riguarda la parte finanziaria, ovvero come le singole amministrazioni potranno far fronte economicamente alle misure richieste, dove attingere i fondi.
Anche ieri una riunione a Palazzo tra sindaco Simone Pugnaloni, assessore all’istruzione Alex Andreoli, dirigenti scolastici.
Per fare il punto e per cercare di individuare modalità e spazi, anche personale.
Garantire già da inizio anno lo svolgimento delle lezioni in presenza allineandosi con le fondamentali norme di tutela della salute.
Un compito niente affatto semplice che da una parte impone il reperimento di nuovi luoghi, classi a numero contenuto, personale da impiegare. Dall’altra si scontra con una serie di difficoltà dovute anche alla mancanza di linee guida certe da parte del Ministero.
“Superata la prima fase – commenta l’assessore Andreoli – in cui abbiamo cercato di essere il più possibile a disposizione di dirigenti scolastici, docenti, famiglie e studenti nell’affrontare un momento molto delicato quale quello della transizione alla didattica a distanza, siamo ormai da tempo al lavoro per permettere la ripartenza a settembre del nuovo anno scolastico”.
Una voce unica, del sindaco Pugnaloni e dell’assessore, richiama l’importanza di tornare in sicurezza sui banchi di scuola: l’aspetto della socializzazione unito al il confronto con i docenti e con i propri compagni e molte altre variabili sono ritenuti dall’amministrazione comunale fattori centrali nell’educazione e nella crescita delle future generazioni.
“In costante contatto con i dirigenti scolastici – continua ancora il delegato all’istruzione – e aperti alle proposte di insegnanti, consigli d’istituto, gruppi politici, tecnici e professionisti, stiamo lavorando a più proposte da poter mettere in campo nei prossimi mesi a seconda delle possibilità e delle indicazioni che il Ministero dovrà dare, elaborando tutti i dati a nostra disposizione.
Bisognerà infatti tenere conto di tante variabili, alunni, dimensione aule e disponibilità di altri spazi, inventario arredi scolastic.
Siamo sinceramente preoccupati dal forte ritardo del Ministero dell’istruzione, che ad oggi non ci mette nelle condizioni di attuare le misure straordinarie necessarie ad una riapertura in sicurezza. Al momento abbiamo un documento del comitato tecnico scientifico che evidenzia le problematiche esistenti, già note da tempo, pone alcune limitazioni e delega la riorganizzazione a dirigenti scolastici e amministrazioni locali; mancano però da parte del Ministero stanziamenti di fondi verso gli enti locali che consentano di affrontare la riorganizzazione straordinaria delle strutture e il reperimento e allestimento di nuovi locali idonei.
È importante inoltre considerare la necessità di unità di personale integrativo per gli eventuali luoghi aggiuntivi.
Continueremo a lavorare senza sosta, con la speranza che arrivino a breve risorse per attuare le misure richieste”.