Argentina Severini, riflessioni sul Nuovo Cinema “Sconcerto”
OSIMO – Nuovo Cinema Sconcerto: propongo questo nome per il fantasmagorico auditorium da 99 posti a ginocchia schiacciate che dovrebbe aprire non si sa quando. Eh, bhe, vale la pena di ribattezzarlo almeno con un filo di ironia per riuscire ad ingoiare il dispiacere che si prova nel leggere certe notizie, ovvero quelle secondo cui sarebbero a rischio “i lavori che i frati vorrebbero proseguire nella parte restante della platea e soprattutto nei due piani superiori, dove troverebbe spazio la biblioteca francescana”.
Questo recita in data 22-09-2021 un quotidiano locale. Insomma, tanto rumore per nulla; o meglio, tanto suolo pubblico lasciato scappare, per ritrovarsi con un pugno di posti in mano. Il sindaco si vanta di voler inaugurare per metà del prossimo anno lo spazietto di 99 misere sedute che ha riservato agli osimani, pensando che siamo tutti smemorati e che in fretta e furia ci dimentichiamo di ciò che ha condotto a tale situazione a dir poco incresciosa.
Il progetto dell’auditorium, che non è un cinema, seppur il sindaco si ostini a chiamarlo tale, gettando fumo negli occhi dei cittadini, è nato in quanto strettamente integrato e in funzione della grande biblioteca francescana sbandierata ai quattro venti, che ora scopriamo essere a rischio incompiuta. Idea di biblioteca che nel frattempo ha mangiato tutta la cubatura della vecchia sala, di fatto riducendola ad uno spazietto misero misero, che si è dovuto tenere sotto soglia 100 per scongiurare beghe normative sulla sicurezza e compagnia bella. Per di più i famosi 400.000 euro della regione sarebbero stati concessi a condizione che si rispettasse un cronoprogramma su tutto il progetto complessivo. Non sarebbe male riferire in consiglio su tale vicenda dai tratti, a questo punto, ancor meno chiari di quando partì tutta l’operazione.
Quante volte ci siamo sentiti dire che non c’erano i soldi per ristrutturare il cinema, quante volte! Eppure nel frattempo abbiamo saputo di milioni di euro per una biblioteca in spazi nuovi da acquistare, oltre ad ulteriori imprecisate cifre per un nuovo ridotto del teatro, sempre ad uso auditorium. Ma non era meglio restituire ai cittadini una bella sala cinematografica, con il lusso della storia sulle spalle e delle agevolazioni fiscali dell’art bonus?
Nel frattempo, visto che lo sconcerto è grande e il Nuovo Cinema Concerto rimarrà un dolce struggente ricordo, perso per sempre a causa delle sconsiderate scelte di politica urbanistica di questa amministrazione, si auspica quantomeno un chiarimento sull’aspetto finanziario, specificando a che punto sono i costi di gestione e mantenimento delle gru ferme da svariati mesi su Via Fonte Magna, che incombono sulla testa di tutti i cittadini e non solo.
Argentina Severini
De Il Fu comitato Nuovo Cinema Concerto